#25novembre

Teramo, girotondo in piazza e scuole mobilitate per dire: no violenza

In campo Brucchi, altri sindaci e il presidente Di Sabatino. All’università il racconto di un detenuto per reati sessuali

TERAMO. Nella Giornata internazionale contro la violenza sulle donne si sono susseguite iniziative pubbliche di sensibilizzazione in città e in provincia.

IL GIROTONDO. Nel tardo pomeriggio di ieri il comitato Se non ora quando? di Teramo ha organizzato in piazza Martiri un girotondo contro il femminicidio. Hanno partecipato diversi politici di entrambi gli schieramenti: il sindaco di Teramo Maurizio Brucchi, il suo vice Mirella Marchese e l’assessore Francesca Lucantoni, il sindaco Mario Di Pietro e altri amministratori di Bellante, il sindaco di Crognaleto Giuseppe D’Alonzo.

Teramo, girotondo per dire no alla violenza sulle donne
Nella Giornata internazionale contro la violenza sulle donne il comitato "Se non ora quando?" di Teramo ha organizzato in piazza Martiri un girotondo contro il femminicidio (video di Luciano Adriani)

Per la Cpo provinciale c’era Lucia Verticelli. Brucchi ha diffuso una nota in cui scrive: «E' bene che si celebri la Giornata contro la violenza sulle donne, perché è bene favorire nella maniera più ampia e diffusa una sensibilità attenta e condivisa su tale drammatica questione. È bene, perciò, che le istituzioni facciano la loro parte perché il primo segnale da inviare a tutte le donne (ma anche a tutti i responsabili di tali violenze) è che esse non sono sole. Ma sarebbe bene che tale Giornata non finisse oggi».

QUI PROVINCIA. Anche nella sala polifunzionale della Provincia si è tornato a ribadire che “Ogni giorno è 25 novembre”. Questo il titolo dell'evento di ieri mattina, a cui hanno partecipato alcune scuole superiori del Teramano, in collaborazione con la commissione pari opportunità e la consigliera di parità. Il presidente della Provincia Renzo Di Sabatino ha sottolineato che la Provincia ha messo in campo dei servizi specifici, quali il centro antiviolenza e la casa d'accoglienza. Dal 2008, infatti, si sono recate al centro antiviolenza “La Fenice” 1.025 donne e 366 sono quelle che hanno accettato di essere seguite in un percorso. Illuminante è stato il contributo della scuola di teatro Spazio Tre, con le letture sceniche di Valentina Sichetti e Jessica De Marcellis, che hanno recitato brani di Moravia, Barbara Giorgi e Jean Anouilh.

QUI UNIVERSITA’. Ieri mattina all’università di Teramo sono intervenuti il regista Marco Risi e lo scrittore Andrea Carraro che hanno parlato del romanzo “Il Branco” poi trasformato nel film omonimo, incentrato su uno stupro narrato dal punto di vista del carnefice. Davanti ad un’aula magna gremita di studenti delle superiori è stata proiettata anche la video testimonianza di un detenuto per reati sessuali della casa circondariale di Teramo. L’intervista, condotta da Guendalina Di Sabatino, presidente del centro di cultura delle donne “Hannah Arendt” e organizzatrice dell’incontro, si è conclusa con l’ammissione di colpa da parte dell’uomo per le violenze sulla compagna: «Da un lato penso al male che le ho fatto e dall’altro che non era giusto. Oggi non sono più quella persona, la ringrazio per avermi denunciato ma le chiedo soprattutto perdono». C’era anche la senatrice Stefania Pezzopane. «La violenza contro le donne si sconfigge promuovendo una cultura del rispetto e insegnando che l’amore è amore», ha detto, «quando c’è anche solo un primo banale episodio, vuol dire che è ora di trovare un nuovo amore perché la violenza una volta innescata non si ferma».

QUI PINETO. A Pineto centinaia di bambini e ragazzi delle scuole si sono ritrovati in piazza della Libertà esponendo sulla strada una lunga scia di circa mezzo chilometro di disegni colorati, tutti sul tema della violenza sulle donne. Alla manifestazione organizzata dall'amministrazione comunale sono intervenuti il primo cittadino Robert Verrocchio e altri amministratori. Un’ insegnante ha dichiarato: «È stato difficile far capire ai bambini l’argomento, abbiamo raccontato loro una fiaba sul tema».