Teramo, i vandali tornano alla piscina scoperta dell'Acquaviva

Rubati i soldi delle macchinette, rotte attrezzature e buttati in acqua vestiti e lettini. Nell’incursione uno perde il portafogli

TERAMO. Amara sorpresa ieri mattina per i gestori della piscina scoperta che ad appena 12 giorni dopo la sua apertura ha già subito due atti vandalici. Un clichè che si ripete visto che i balordi, dopo aver preso di mira ripetutamente l’impianto al coperto d’inverno, si sono ripresentati per lasciare la loro “firma” anche nella piscina olimpionica all’aperto dove ieri mattina sono state ritrovate nuovamente le macchinette distributrici di bevande e alimenti scassinate per pochi spiccioli: l’ammanco è stato di circa 150 euro.

Ma i danni più significativi sono stati fatti proprio all’impianto visto che i vandali hanno rotto un robot elettrico che serviva alla pulizia dei filtri e del pavimento della vasca del valore di circa 650 euro. Anche stavolta gli autori del gesto hanno lasciato segni inequivocabili della beffa e del senso di impunità che indigna più del danno: la volta precedente i gestori ritrovarono escrementi a terra accanto alle macchinette, questa volta un tappeto di calzini, pantaloncini e bottiglie che galleggiavano, ieri mattina, nell’acqua insieme a una quindicina di lettini. Oltre a questo sono state lesionate una quindicina di sdraio. Il gruppetto di vandali si è introdotto scavalcando e rompendo il pannello posto a copertura del cancello che perimetra la piscina. I gestori, Enzo Petrella e Luisina Spinozzi dell’Asi Teramo, non hanno dubbi sugli autori: «Di sicuro non sono stati gli atleti della Coppa come molti potrebbero pensare visto che in questi giorni l’impianto è stato frequentatissimo dagli stranieri. Ne siamo certi poiché a uno di loro è andata male visto che in prossimità del punto in cui si sono introdotti i vandali abbiamo ritrovato un portafogli con la patente intestata a un ragazzo ventenne e un bancomat».

Il tutto è stato consegnato agli agenti della polizia, arrivati sul posto ieri mattina dopo la denuncia sporta dai gestori che mortificati si sono scusati con l’utenza per i disguidi organizzativi. «Siamo esasperati», ha commentato Petrella «ogni anno facciamo i salti mortali e notevoli sforzi economici per riaprire la struttura: è avvilente dover fare i conti con episodi continui che vanificano gli sforzi economici e l’impegno che rivolgiamo per offrire un servizio adeguato ai frequentatori della struttura».

Marianna De Troia

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