Teramo, Lancione chiede scusa su Fb: "Non sono un antisemita"

L'ex consigliere comunale di Rifondazione fa mea culpa dopo la proposta shock di riaprire i campi di sterminio 

TERAMO. La proposta shock di riaprire i campi di sterminio, corredata da una foto di Auschwitz, postata su Facebook da Lanfranco Lancione, da anni impegnato nel volontariato, ex consigliere comunale di Rifondazione ora non iscritto ad alcun partito, era una provocazione: a spiegarlo è lo stesso protagonista in un post di scuse in cui chiarisce la sua posizione dopo le polemiche scatenate.

«Nelle ore che hanno preceduto questa mia dichiarazione», sottolinea, «ho ricevuto tanti messaggi, qualcuno dai toni molto forti e offensivi altri invece dal tono più pacato: tutti mi hanno fatto capire che la mia azione seppure involontaria ha offeso la sensibilità di chi vive sulla propria pelle il problema dell'antisemitismo. Per questo pur restando fermamente convinto sulla condanna dell'azione militare del governo di Israele nei confronti del popolo palestinese mi sento di dover chiedere scusa alle persone che in qualche modo si sono sentite offese dal mio post».

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«Spero che si sia compreso», aggiunge Lancione, «che non esiste da parte mia nessun pensiero antisemita e nessuna volontà di intraprendere azioni ostili alla libera espressione religiosa e di pensiero».

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