Teramo, malori tra gli anziani della casa di riposo: sospetti sul cibo

In venti si sono sentiti male. Dopo la segnalazione alla polizia scattano i controlli del servizio igiene degli alimenti della Asl

TERAMO. A fare la segnalazione alla polizia è stato il familiare di un anziano che ha raccontato che il padre è uno dei venti ospiti della casa di riposo De Benedictis che da qualche giorno accusano disturbi gastrointestinali. Così nel tardo pomeriggio di ieri la polizia ha immediatamente comunicato il caso al Sian, il servizio igiene alimenti e nutrizione della Asl, che in serata ha fatto scattare i primi controlli nella struttura di viale Crispi. L’obiettivo è quello di accertare l’origine dei malori. Ovvero se possa trattarsi di una eventuale intossicazione alimentare o altro.

I malori si sarebbero verificati tra gli ospiti del residence, la parte della struttura che ospita gli anziani autosufficienti. Secondo alcune fonti nei locali non sarebbero entrate pietanze dall’esterno visto che, proprio per motivi di igiene, ciò è vietato. I pasti vengono preparati nella cucina interna alla struttura. I primi malori sarebbero avvenuti già nella tarda serata di domenica e altri ci sarebbero stati nella giornata di lunedì. «Quando ho sentito telefonicamente mio padre che ha 93 anni», ha raccontato l’uomo che vive a Roma, «mi ha detto che già domenica sera ha accusato i primi malori e che poi anche altri ospiti si sono sentiti male». Dopo la sua chiamata, immediatamente dalla questura è scattata la segnalazione all’Asl, in particolare ai responsabili del Sian, che già nella serata di ieri hanno fatto i primi controlli nella struttura che ospita 240 persone.

Alla casa di riposo da mesi è in atto una vertenza per i ritardi nei pagamenti ai dipendenti della cooperativa Polis affidataria dei servizi. Proprio per questo nei giorni scorsi i dipendenti hanno organizzato un sit-in di protesta all’ingresso della struttura. «Dopo diversi incontri rivelatisi, di fatto, interlocutori è giunta l'ora di avere risposte concrete innanzitutto da parte del consiglio di amministrazione e poi da tutte le istituzioni che concorrono, a vario titolo, alla gestione dello stesso», hanno scritto nei giorni scorsi in una nota Fp Cgil, Cisl, Uil Fpl, Ugl., «il presidio è stato solo l'inizio di un percorso di mobilitazione che si concluderà quando avremo le giuste rassicurazioni sul futuro dell'ente».(d.p. - a.f.)

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