Teramo, niente ecografie al consultorio mancano i preservativi per le sonde

Stop agli esami perché la Asl non acquista i profilattici speciali da usare con il macchinario 

TERAMO. Ha protestato per mesi perchè il consultorio familiare di Teramo non disponeva di un ecografo. Insieme al ginecologo Roberto Petrella, molte donne hanno manifestato i disagi che comportava non poter usufruire di un esame tanto importante.

Poi la Asl ha acquistato l’ecografo e tutto sembrava essere tornato a posto nella struttura che dovrebbe essere un importante punto di riferimento per la prevenzione. Ma così non è: quell’ecografo tanto tecnologicamente avanzato adesso non si può utilizzare per lo scopo principale, cioè le ecografie transvaginali. E tutto questo per un’inezia: mancano i profilattici da inserire sulla sonda. Si tratta di una precauzione imprescindibile per garantire l’igiene ed evitare contagi.

Tanto imprescindibile che sono state sospese tutte le ecografie transvaginali, disdicendo tutte le prenotazioni fissate. A segnalare il problema è F.D.E. il compagno di una paziente del consultorio che sta cercando una gravidanza. «Avevamo l’appuntamento per maggio, ma ci hanno avvertito di non andare appunto perchè c’è questo problema», dichiara F.D.E., «la mia compagna deve sottoporsi ad ecografia transvaginale per monitorare l’ovulazione e tenere sotto controllo alcuni miomi, visto che fa anche terapie ormonali. Abbiamo girato tanto, cerchiamo di avere un bambino e adesso che abbiamo trovato un’assistenza gratuita al consultorio di Teramo rimaniamo con un pugno di mosche in mano. Mi sembra assurdo che per una sciocchezza, ora che l’ecografo è stato acquistato dopo mesi e mesi, si blocchino le ecografie transvaginali perchè non ci sono dei pezzi di gomma».

Il ginecologo del consultorio, Roberto Petrella, conferma quanto sta avvenendo. «Da dicembre abbiamo inviato alla Asl tre richieste scritte per avere i profilattici», racconta il ginecologo, «ma sono cadute nel vuoto. Qualche profilattico ce l’ha dato la ditta che ha fornito l’ecografo, alcuni li ho comprati io. Poi sono andato alla farmacia della Asl ma quelli che hanno in dotazione loro non vanno bene, sono troppo grandi. Non so che dire: abbiamo dovuto disdire le ecografie transvaginali, mentre continuiamo a fare le altre. Speriamo che la fornitura di profillattici arrivi al più presto: abbiamo fatto dei calcoli, in media ognuno costa circa 50 centesimi. E per questo tenere semi-bloccato un ecografo che costa 50mila euro è un peccato».

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