Teramo, scuolabus sovraccarico con 60 bimbi a bordo va fuori strada

Il vecchio mezzo non ce la fa ad affrontare la salita di Mezzanotte. Illesi i bambini. Sbraccia: inaccettabile tanta incuria. Accuse di Pd e Teramo cambia al Comune.

TERAMO. Il trasporto scolastico torna nell’occhio del ciclone dopo che ieri uno degli scuolabus della ditta Fratarcangeli è finito in una piccola scarpata con una sessantina di bambini a bordo. Il mezzo in questione, dopo il suono della campanella per il pranzo, era deputato a riaccompagnare i bimbi di Poggio Cono, della Specola e di contrada Mezzanotte, ma quando il ritardo si è fatto consistente i genitori hanno fatto fatica a contenere l’ansia prima e lo sconcerto dopo aver appreso quanto accaduto. Il vecchio pullmino era finito fuori strada, probabilmente poiché trasportava troppi bimbi: non è riuscito a percorrere la salita di contrada Mezzanotte, “arenandosi” lungo il percorso fuori dalla carreggiata. Provvidenziale è stato l’intervento di un uomo a bordo di un trattore che, di fronte alla scena, si è offerto di agganciare il mezzo per riportarlo in carreggiata sotto gli occhi impauriti dei bimbi.

Ed è stato proprio il conducente del mezzo agricolo a suggerire con toni perentori di far scendere i bimbi dallo scuolabus notando il panico dei piccini a bordo durante le operazioni. Dell’accaduto si è appreso solo nel pomeriggio quando alcuni dei genitori hanno informato il consigliere di maggioranza Domenico Sbraccia il quale, questa volta, come egli stesso dichiara, «non è più disposto a tacere» su quanto sta avvenendo e si trascina ormai a tre settimane dall’avvio dell’anno scolastico. «E’ inaccettabile tanta incuria poiché si tratta dei nostri figli», è sbottato dopo essersi recato sul posto, «ho visto con i miei occhi i bimbi aiutarsi con le mani per salire i gradini troppo alti di alcuni dei mezzi in circolazione e quello che ieri è finito nella scarpata trasportando una sessantina di bambini era un pulmino degli Anni 60. Abbiamo chiesto sacrifici e pazienza alle famiglie, ma ora basta. Dov’erano i dirigenti che dovevano vigilare per permettere l’avvio del servizio rimasto al palo per il problema dei contratti?». Sbraccia annuncia che oggi sarà pronto a vigilare per verificare le condizioni dei mezzi e non farà sconti nel denunciare nuovi disservizi. Ma questa volta sono anche le famiglie ad alzare le barricate: alcuni dei genitori promettono un esposto ai carabinieri se oggi vedranno i loro figli nuovamente a bordo di un mezzo fatiscente e sovraccarico rispetto alle possibilità.

L'accusa di Pd e Teramo cambia. Immediate le reazioni dei gruppi consiliari Pd e Teramo cambia che in una nota criticano "l’inerzia di una giunta che tra i mille errori fatti ha anche prorogato lo stesso servizio alla ditta privata, che già da anni aveva dato prove di inaffidabilità". "Rischia di non fare più notizia", scrivono, "l’ennesimo e grave episodio accaduto ieri ad uno scuolabus stracolmo di bimbi, uscito fuori dalla sede stradale non sicuramente per colpa dell’autista, come vuole fare credere questa inaffidabile amministrazione. I  gruppi consiliari del Partito Democratico e di Teramo Cambia tornano, per l’ennesima volta, a denunciare i mezzi inadeguati  che vengono costretti a percorrere strade impraticabili. La giunta comunale ha prorogato il servizio con la scusa di non aver fatto in tempo a fare un nuovo bando essendoci state le elezioni comunali: mai più giustificazione ridicola si era ascoltata da piazza Orsini da anni". Pd e Teramo cambia pongono una serie di domande all'amministrazione, scrivendo che "le dimissioni sarebbero alquanto gradite": "Perché non hanno predisposto il bando per la nuova gara già a primavera, facendo così risparmiare anche le famiglie? A questa precisa domanda è seguita la ridicola risposta con l’aggiunta dell’ennesima bugia, quando hanno assicurato che la proroga sarebbe coincisa con la fornitura di tutti scuolabus nuovi. Inoltre, perché lo scuolabus era stracolmo di bimbi? Qual è il numero massimo consentito di bimbi a bordo? L’elevato numero dipende dal dimezzamento delle corse? Perché sono state dimezzate le corse e raddoppiate le tariffe? Chi deve controllare sul numero di bimbi a bordo? La giunta è a conoscenza dell’elevato numero di bimbi a bordo a causa del dimezzamento delle corse? Toccherà veramente ai consiglieri comunali recarsi alle fermate degli scuolabus per verificare quel minimo di sicurezza?".

Marianna De Troia

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