Teramo, terza truffa del finto avvocato

Raggirato un altro anziano con la scusa del figlio fermato: portati via 800 euro. Cresce l'allerta in due settimane

TERAMO. Tre colpi in meno di due settimane raccontano la cronaca di un fenomeno che non accenna a diminuire. Perchè nonostante l’attività di prevenzione con i carabinieri mandati in chiesa a mettere in guardia e consigli diffusi ormai da tempo con ogni mezzo da tutte le forze dell’ordine, le truffe agli anziani hanno sempre numeri da bollettino da guerra. Perché quando gli anni pesano nulla è semplice. Ed allora ecco i falsi operai dell’Enel, i falsi medici, i falsi ispettori, i falsi avvocati pronti ad approfittarne.
A Teramo ancora una volta con la tecnica del finto avvocato pronto a chiedere i soldi per “salvare” il figlio del malcapitato di turno fermato in una caserma dopo un incidente stradale. Dopo gli episodi messi a segno il 25 e il 26 giugno ai danni di due anziane, un altro colpo si è consumato qualche giorno fa ai danni di un pensionato. E’ ipotizzabile che, ancora una volta, a mettere a segno i colpi siano stati malviventi arrivati da fuori regione, professionisti del settore e che dopo i fatti siano spariti. Questa volta hanno portato via circa 800 euro, tutto quello che il 78enne della Cona aveva in casa.
La tecnica usata è sempre la stessa, quella collaudata già in tanti altri colpi fatti in tutta Italia: la telefonata per dire che il figlio ha avuto un incidente stradale, che è stato trovato con l’assicurazione scaduta e che servono soldi per «sistemare la pratica ed evitare l’arresto». Anche questa volta nessun intoppo per i truffatori: la vittima ha messo insieme tutto quello che aveva in casa e lo ha consegnato al malvivente. Solo dopo qualche ora ha scoperto che il figlio non aveva mai avuto un incidente e non era mai stato in una caserma dei carabinieri.(d.p.)
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