Torrente Vibrata, riparte il progetto di risanamento

24 Settembre 2023

L’Unione di Comuni torna a puntare sul contratto di fiume, era fermo dal 2014 Servono nuovi fondi per affrontare i problemi del dissesto e dell’inquinamento

VAL VIBRATA. L’Unione di Comuni Val Vibrata riprende l’iter del contratto di fiume, il progetto di risanamento del torrente Vibrata, che era fermo al 2014. Dopo nove anni, la Città-territorio rimette dunque mano all’iniziativa di tutela ambientale. Intanto i primi due Comuni, Sant’Egidio alla Vibrata e Alba Adriatica, hanno approvato in giunta la delega all’Unione, che diventa capofila dell’iniziativa green.
Ampiamente sperimentato in Lombardia su bacini idrografici di significativa portata e piuttosto compromessi da un punto di vista ambientale, il contratto di fiume è uno strumento che è stato utilizzato anche in Abruzzo: ora se ne torna a parlare in Val Vibrata. L’allora assessore all’ambiente della provincia di Teramo, Francesco Marconi, mise in moto il percorso, poi arenatosi. Si riparte con il torrente Vibrata anche in considerazione dei problemi verificatisi anni addietro con l’inquinamento dell’asta fluviale, che ancora oggi non si può certo dire goda di buona salute. Il costo del progetto, allora, era di 210mila euro: 147mila erano stanziati dalla Regione Abruzzo, gli altri fondi arrivavano dalla Provincia. Ora quei numeri sono superati e occorre predisporre innanzitutto una nuova analisi dei costi.
Il contratto di fiume rappresenta uno strumento attuativo della pianificazione regionale e di distretto e può fornire un contributo fondamentale per innalzare la qualità della gestione ambientale dei territori fluviali, mettere in atto una gestione integrata dei rischi idraulico-geologici, una manutenzione dei corsi d'acqua secondo principi di inclusività e una sostenibilità ambientale-sociale-organizzativa ed economica che consentano di raggiungere e mantenere gli obiettivi di buona qualità ambientale e di sicurezza previsti dalle direttive europee. Già lo scorso anno l’Unione di Comuni Val Vibrata approvò l’atto di indirizzo per il conferimento di un incarico esplorativo per analisi e supporto tecnico-operativo dei contratti di fiume, dando mandato di predisporre gli atti necessari. I Comuni devono deliberare l’atto di delega, poi l’organismo intercomunale farà il resto.
Il Vibrata sconta anni di inquinamento e di dissesto in diversi punti. Nel corso degli anni gli enti (in particolare la Regione) sono intervenuti per affrontare il problema idrogeologico e quello della cattiva qualità delle acque. Non sarà un percorso breve, ma i sindaci contano di ripartire e chiudere il cerchio del risanamento del torrente.
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