le indagini

Tortoreto, alla ricerca dell’ultimo uomo di Giulia

Inchiesta sul presunto suicidio sull'A14: grazie alle tracce biologiche trovate sui vestiti della ragazza, i Ris lavorano per risalire al profilo genetico, che poi potrà essere comparato con le ultime persone viste insieme a lei

TORTORETO. La ripartenza delle indagini sul presunto suicidio di Giulia Di Sabatino passa dai Ris di Roma, che stanno lavorando per tracciare il profilo genetico dell’uomo le cui tracce di liquido seminale sono state isolate nei brandelli dei vestiti appartenuti alla 19enne di Tortoreto, recuperati nel tratto autostradale dell’A14 fra Tortoreto e Mosciano lo scorso 1° settembre. La svolta potrebbe arrivare proprio dal profilo genetico, consentendo ai carabinieri del reparto operativo di Teramo di indirizzare le indagini diversamente. Per procedura, infatti, gli investigatori potranno comparare il profilo scaturito dall’esame spermatico con i Dna in loro possesso e valutare eventuali compatibilità. Nel caso in cui il codice genetico non appartenesse a nessuno degli schedati, si potrebbe procedere al prelievo di campioni di persone che con la giovane tortoretana avevano amicizia e frequentazione.

LE DOMANDE. A chi appartiene quel liquido seminale, con chi è stata Giulia Di Sabatino prima di morire? Certamente non era sola, ma l’uomo con cui avrebbe avuto un rapporto non si è mai fatto vivo con gli inquirenti o comunque non ha riferito loro la circostanza. Davvero la giovane è stata istigata al suicidio? Tante domande senza risposta. Restano i dubbi ed i misteri, come quello della Fiat Panda rossa che sarebbe stata vista aggirarsi nella stradina che arriva fino al cavalcavia da dove Giulia ha fatto un volo di alcuni metri finendo dilaniata dalle auto e dai Tir in transito lungo l’autostrada. Agli investigatori resta da coprire un vuoto orario. Le immagini delle telecamere di una villa, 19 minuti dopo la mezzanotte, mostrano Giulia che a passo veloce cammina sola al buio come se dovesse raggiungere qualcuno in un luogo ben preciso. E’ senza soldi, documenti e cellulare. Scendendo da Tortoreto Paese, la ragazza ha poi incontrato un uomo all’altezza del bowling, che l’ha accompagnata in scooter nel luogo da lei indicato. Come atto dovuto, per consentire ai carabinieri di svolgere perquisizioni dietro decreto del pm, quell’uomo è stato indagato ma nulla finora è emerso a suo carico. È presumibile che una comparazione del Dna trovato dai Ris verrà fatta anche con il suo. Secondo la ricostruzione la ragazza sarebbe volata dal cavalcavia all’alba, nel giorno del suo compleanno. Con chi si è vista Giulia dopo che ha salutato chi le diede un passaggio in scooter? Cosa ha fatto tutto quel tempo, se è vero che la morte è avvenuta all’alba? Con chi è stata? Dove? Quelle tracce di sperma potrebbero ora “parlare” per fare chiarezza intorno al giallo della ragazza. Potrebbero, però, anche appartenere a qualcuno che nulla ha a che fare con la sua morte. Perché allora costui continua a nascondersi?

LA FAMIGLIA. Il sospetto di papà Luciano e di mamma Meri resta quello dell’omicidio, anzi si rafforza. Contattato ieri dal Centro, Luciano Di Sabatino, il padre di Giulia, spiega di dover rimanere in silenzio: «Ho detto già molto, ma ora non posso parlare per rispetto del segreto istruttorio imposto dalla Procura». Da ambienti vicini, però, c’è chi racconta lo stato d’animo dei familiari della ragazza. Prima di tutto, la novità delle tracce di liquido biologico maschile trovate sui vestiti di Giulia rafforzerebbe la loro convinzione che la 19enne non possa essersi suicidata. Quindi, alla luce dei nuovi fatti, si cercano risposte anche nella vita sentimentale di Giulia oltre che nelle sue ultime ore di vita. I famigliari non sembrano essere a conoscenza di relazioni recenti della figlia, anche se Giulia sarebbe stata vista in compagnia di un uomo nella vicina Giulianova poche settimane prima della sua morte.

Alex De Palo

(ha collaborato

Luca Tomassoni)

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