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Tortoreto, i genitori di Giulia accusano in tv l’uomo della Panda

Il giallo della morte sull'A14 a "Chi l'ha visto?": per la madre «il suo silenzio di mesi dice che c’entra con la morte». E fa l’ipotesi droga

TORTORETO. Meri, la madre di Giulia, ieri sera a “Chi l’ha visto?”, è stata diretta e cruda: «Se quell’uomo non si è fatto vivo in quattro mesi, il suo silenzio ha parlato.Quel silenzio dice che c’entra qualcosa con la morte di mia figlia». Non poteva non creare conseguenze, per ora solo emozionali, l’irruzione nella trama del cosiddetto “giallo di Tortoreto” di un altro protagonista, ovvero il giovane con la Panda rossa che ha ammesso di aver avuto un rapporto sessuale con Giulia Di Sabatino la notte tra il 31 agosto e il 1° settembre scorsi, subito prima che la 19enne di Tortoreto volasse da un cavalcavia dell’A14, finendo dilaniata dai mezzi in transito.

leggi anche: Ragazza di Tortoreto dilaniata sull'A14: indagato l’uomo della Panda Il giallo della morte di Giulia Di Sabatino. L’avvocato del giovane: "Già a dicembre ha detto di aver avuto un rapporto sessuale con lei e ha fornito il suo Dna"

Il 24enne, che è della zona, già nel dicembre scorso è stato sentito dagli inquirenti come persona informata sui fatti ed ha ammesso di aver avuto quella notte un rapporto con la ragazza, che a quanto pare non conosceva bene, prima di riportarla – a quanto pare alle 5 – sul cavalcavia dove si erano incontrati alcune ore prima. Il giovane, che è stato poi iscritto nel registro degli indagati (per ora l’ipotesi di reato, per lui e il 41enne che la fatidica notte dette un passaggio a Giulia con lo scooter, resta quella di istigazione al suicidio), si è sottoposto al tampone per fornire il proprio Dna. E i carabinieri del Ris compareranno questo Dna con le tracce di sperma trovate sui brandelli di stoffa degli indumenti di Giulia.

Ma il rapporto sessuale, ai fini dell’inchiesta, potrebbe anche contare zero. Perché dietro l’incontro tra i due giovani potrebbe esserci altro, ovvero la droga. Così suggerisce il fatto che la procura abbia chiesto nuovi esami tossicologici sui resti della ragazza, oltre a ordinare un esame tecnico del cellulare e del computer del giovane. E così sembrano pensarla i genitori di Giulia. Sempre la madre, a “Chi l’ha visto?”, ieri sera: «Credo che con lui Giulia abbia assunto qualcosa di strano, qualcosa che non reggeva, che si sia sentita male e che lui poi le abbia fatto del male». E ha ribadito: «Se non si è fatto vivo per quattro mesi un motivo c’è, ci deve essere per forza».

Insomma: i familiari, che mai hanno creduto al suicidio, ora hanno un motivo in più per non crederci. Ma la verità su quella notte, semmai un giorno ci si arriverà, al momento appare ancora lontana.(d.v.)

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