Ucciso a 43 anni da un’overdose di droga 

La vittima è di Sant’Egidio, si è accasciato nel bar dello scalo ferroviario. I carabinieri a caccia dello spacciatore

ALBA ADRIATICA. A stroncare l’esistenza di A.F., 43 anni, di Sant’Egidio alla Vibrata, noto alle forze dell’ordine come tossicodipendente, è stata una dose letale di sostanze stupefacenti. L’esame tossicologico chiarirà a causa di quale droga l’uomo sia morto e in che quantità, taglio e purezza l’abbia assunta. Il pubblico ministero di turno della procura della Repubblica di Teramo, Davide Rosati, ha disposto per oggi la ricognizione cadaverica: la salma sarà riconsegnata ai familiari solo una volta arrivato il nulla osta.
Il dramma si è consumato nella tarda mattinata di ieri alla stazione di Alba Adriatica. A.F., poco prima di entrare nel bar dello scalo ferroviario, aveva evidentemente consumato l’ultima dose, quella che gli sarebbe stata letale. Improvvisamente si è accasciato al suolo, perdendo i sensi. La droga entrata in circolo gli ha procurato un arresto cardiocircolatorio. Immediatamente sono stati i chiamati i soccorsi. Sul posto sono intervenute due ambulanze e la pattuglia dei carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Alba Adriatica, guidato dal tenente Placido Abbatantuoni. Ai militari è apparso subito evidente che l’uomo avesse acquistato la dose letale poco prima di consumarla, che l’avesse insomma acquistata da un pusher magari proprio nella stessa Alba Adriatica. Non sarebbe una novità visto che il cosiddetto “ferro di cavallo”, il quartiere della stazione albense, è spesso meta sia di tossicodipendenti che di spacciatori. I militari hanno avviato subito le indagini per risalire al venditore della droga, mentre A.F. è stato soccorso dal 118 e le sue condizioni sono apparse subito disperate. All’uomo è stato iniettato il Narcan per neutralizzare gli effetti della droga ma il farmaco non ha salvato la vita all’uomo, che è morto poco dopo all’ospedale di Giulianova, dove era stato trasportato. Al momento della tragedia all’interno e davanti al bar della stazione erano presenti in tanti.
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