sanità

Urologia chiusa, paziente inviato da Giulianova a Teramo

Disavventura di un 70enne in pronto soccorso: di domenica non si può pulire un catetere occluso. Mandato al Mazzini fra lancinanti dolori

GIULIANOVA. Non c’è il servizio di urologia nei giorni festivi al pronto soccorso di Giulianova e così, un 70enne giuliese alle prese con una occlusione del suo catetere è stato costretto a recarsi al pronto soccorso di Teramo. L’episodio, segnalato dall’ex senatore Antonio Franchi, è avvenuto domenica scorsa quando l’uomo ha avuto seri problemi con il suo catetere e, tra dolori lancinanti, si è recato immediatamente al pronto soccorso dell’ospedale Maria santissima dello Splendore. Qui, però, il 70enne ha avuto una brutta sorpresa quando si è sentito dire che il servizio di urologia è attivo solo nei giorni feriali.

Dunque, doveva recarsi al pronto soccorso di Teramo, anche se il problema al catetere non era dei più gravi. La cannula utilizzata per il drenaggio, infatti, si era semplicemente otturata e sarebbe bastato solo una semplice operazione di pulizia per riavviare il circolo. Ma, da quando il reparto di urologia dell’ospedale è stato chiuso, il servizio sostitutivo è attivo solo dal lunedì al sabato. Chi ha problemi nei giorni festivi deve recarsi al pronto soccorso di Teramo.

E così è stato costretto a fare il giuliese che, tra dolori lancianti (l’occlusione del catetere non è grave in se per sè ma provoca forti dolori) si è fatto accompagnare da un familiare all’ospedale teramano. Qui i medici del pronto soccorso hanno persino chiesto all’uomo come mai, per una semplice occlusione che richiede un’operazione di pochi minuti, gli era stato detto di andare fino a lì. Cosi, il 70enne ha spiegato l’accaduto, facendo intendere anche che il medico di turno al pronto soccorso giuliese non aveva colpa, ma che ormai non si può più contare su un servizio completo a Giulianova.

Margherita Totaro

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