TERAMO

Ustionato in sala operatoria, Asl condannata a risarcire 

Il paziente rimasto ferito nell’incendio dei teli usati durante l’intervento chirurgico con l’elettrobisturi nell'ospedale di Sant'Omero.  Il giudice: «Azienda sanitaria obbligata a controllare il buon funzionamento di apparecchi e materiali» 

TERAMO. "Era obbligo della Asl di Teramo controllare specificamente il buon funzionamento dell’apparecchiatura e dei materiali": così il tribunale civile (giudice onorario Carla Fazzini) ha condannato la Asl di Teramo a risarcire un paziente che nell'ottobre del 2013 era rimasto ustionato durante un'appendicectomia nella sala operatoria dell'ospedale di Sant'Omero. I teli sterili usati nell’intervento avevano preso fuoco con l'elettrobisturi e il paziente, all’epoca 58enne, aveva riportato ustioni di primo e secondo grado su tutto il corpo.

Nel 2019 il giudice penale aveva stabilito che non c'erano colpevoli assolvendo – perché il fatto non costituisce reato– i cinque imputati tra cui due chirurghi, un privato e due dirigenti Asl accusati di lesioni.
Ora è il tribunale civile a imprimere una direzione opposta alla vicenda condannando l’Asl di Teramo a risarcire l’uomo (assistito dall’avvocato Eugenio Galassi) con quasi 189mila euro, più le rivalutazioni, per il danno biologico e l’invalidità conseguenti.
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