Violenza sessuale, la Procura chiede il processo per Ciarrocchi 

Firmata la richiesta di rinvio a giudizio per il ginecologo teramano accusato di abusi da una ragazza La Cassazione non ha ammesso il ricorso del medico contro la sospensione dalla professione

TERAMO. La Procura conferma le accuse e chiede il processo per il ginecologo teramano Francesco Ciarrocchi indagato per violenza sessuale dopo la denuncia di una ragazza. Ora il caso passa all’esame del giudice per le udienze preliminari che dovrà decidere se disporre il giudizio o il non luogo a procedere.
La richiesta di rinvio a giudizio è stata firmata nei giorni scorsi dal pm Francesca Zani, titolare del fascicolo, dopo che l’indagato ha comunicato di aver rinunciato ad essere sentito (richiesta avanzata dallo stesso dopo l’avviso di conclusione delle indagini). Il nuovo atto della Procura arriva dopo che a ottobre la Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato contro il provvedimento di sospensione dalla professione. Il medico (difeso dagli avvocati Guglielmo Marconi e Tommaso Navarra) aveva fatto ricorso alla Suprema Corte contro il provvedimento con cui i giudici del tribunale del Riesame lo hanno sospeso dalla professione dopo aver revocato la misura degli arresti domiciliari. Per ora, dunque, per il medico (per questa vicenda già sospeso dalla Asl e da maggio scorso tornato a fare l’assessore comunale a Montorio) resta valido il pronunciamento del Riesame.
Ad accusare il ginecologo è una ragazza che con lui ha avuto un rapporto professionale. Nel settembre dello scorso anno la donna (assistita dall’avvocato Monica Passamonti) ha presentato una denuncia per degli abusi sessuali che sarebbero avvenuti nel corso di una visita ginecologica svolta nell’ambulatorio privato di Ciarrocchi. Una querela in cui la giovane ha raccontato come il professionista le avesse anche proposto di vedere un film porno sul telefono cellulare. Nel corso dell’interrogatorio di garanzia, che subito dopo l’applicazione della misura cautelare si è svolto davanti al gip Roberto Veneziano (il giudice che ha firmato l’ordinanza della misura cautelare), Ciarrocchi ha respinto tutte le accuse sostenendo di aver fatto «solo il medico».
Accusa, quella di violenza sessuale, che la donna ha ribadito nel corso di un lungo incidente probatorio chiesto dallo stesso pm e disposto dal gip Veneziano. Un’audizione fatta nel contraddittorio delle parti che per la Procura ha avuto l’obiettivo di cristallizzare la testimonianza della ragazza.
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