Web, la truffa del download smascherata a Teramo

Pensano di scaricare gratis programmi, applicativi e foto, in realtà chi si collegano a siti dove si deve pagare anche 96 euro.  Ferconsumatori: "Segnalati decine di casi, attenti!"

TERAMO. Truffe on line per i libri, Federconsumatori accusa: «Attenzione a scaricare online testi o programmi anche per la scuola, potreste ritrovarvi ad aver sottoscritto un abbonamento». Lo sanno bene i malcapitati fruitori di un sito di dowload che pensando di scaricare gratis programmi hanno invece ricevuto bollette di 96 euro per aver sottoscritto un abbonamento annuale. «Quest'anno abbiamo già ricevuto decine di segnalazioni al riguardo», afferma Pasquale Di Ferdinando, presidente di Federconsumatori Teramo, che nel mettere in guardia dalla truffa spiega anche come poter risolvere «lo spiacevole equivoco».

IL SITO. La pagina web "incriminata" è: http://www.easy-download.info/. Il sito offre contenuti preparati in redazione su vari temi: dai giochi alla fotografia, dalla modulistica agli accessori o programmi per internet. Una società tedesca, con sede a Francoforte sul Meno, è unico gestore del sito. In realtà l'indicazione del pagamento è esplicitato in hompage. Si legge infatti in alto, a chiare lettere, nel box azzurro: «Diventa socio ora, solo 96 euro all'anno. Contributo mensile: 8 euro, durata del contratto: 24 mesi. Addebito anticipato una volta l'anno».

IL DISGUIDO. Il disguido nasce dal fatto che l'utente scrive una parola chiave, seguita dalla parola gratis, sul motore di ricerca, volendo ad esempio scaricare un programma, e si ritrova in una pagina interna del sito, senza quindi aver avuto la possibilità di visionare l'avviso di abbonamento. Per poter scaricare il programma scelto, il fruitore disattento si trova a compilare una tabella di registrazione con i propri dati, così come avviene in molti siti di dowload gratuito, e anche qui in realtà, anche se poco visibile, si trovano l'avviso di abbonamento e ulteriori informazioni, sul diritto di recesso, nei box a destra. Una volta registratosi, l'utente riceve una prima mail con l'indicazione dell'avvenuto contratto e un bonifico di pagamento precompilato e successive email con richieste intimidatorie di pagamento.

COSA FARE. «Anche se sono scaduti i dieci giorni di diritto di recesso, possibile con l'invio di una raccomandata scritta», spiega Pasquale Di Ferdinando, «non pagate per nessuna ragione le 96 euro». Il pagamento della quota, secondo Federconsumatori, confermerebbe la volontà di sottoscrizione. «Rivolgetevi intanto alle associazioni di consumatori», conclude Di Ferdinando. Il disagio infatti non è limitato ai consumatori teramani. Attualmente il caso è al vaglio dell'Antitrust, che dopo aver ricevuto migliaia di segnalazioni in tutt'Italia, ha avviato un'istruttoria per verificare che non si tratti di pratica commerciale scorretta.

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