Acqua, rifornimenti dell’Esercito

Furci. Il sindaco Di Vito: serbatoi scarichi in paese anche per la pressione bassa
FURCI. Nel Vastese interno è ancora emergenza idrica. La popolazione di Furci, San Buono, Gissi e molti altri comuni è stremata. A Furci a rifornire i cittadini è tornato l'Esercito. Il sindaco Fabio Di Vito, ha preso carta e penna e ha scritto agli enti preposti, tornando a invocare il rispetto di quanto concordato nella riunione con il prefetto prima di Ferragosto.
«Nonostante le varie criticità affrontate da tutta la popolazione», ha scritto Di Vito «ed in particolare dalle fasce più deboli, la pressione idrica a Furci è bassissima, Da ciò si deduce che all'interno del serbatoio c'è pochissima acqua. L'approvvigionamento notturno non c'è. Ovviamente la situazione è la stessa, se non peggiore, per Gissi e San Buono, ultimi paesi serviti dall'acquedotto del Verde. Fino ad oggi a Furci nelle parti più basse del centro abitato l'acqua tornava dalle 8 alle 13. Meno del 2% della popolazione è munita di autoclave per cui se l'acqua non viene fornita i serbatoi non si ricaricano e non ci rimane che tornare alla vita degli anni 50, con bidoni e contenitori, il che non è degno di un paese civile».
Le zone a monte del paese sono rifornite dalla protezione civile comunale. Una situazione estremamente disagevole. «È evidente», afferma il consigliere regionale Francesco Prospero, «che la Sasi ha mancato nelle sue responsabilità di gestore. Superata questa emergenza sarà fondamentale avviare una riflessione approfondita». (p.c.)
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