La riunione dell'Ance con il senatore Liris

SUPERBONUS

A breve la legge che consente alla Regione di acquistare i crediti fiscali

Sospiri: entro fine mese l'approvazione della norma regionale. L'Ance: almeno 500 imprese coinvolte nella crisi per circa 800 milioni di crediti incagliati

Entro fine mese attesa l'approvazione della legge che consente alla Regione di acquistare i crediti fiscali del Superbonus e sbloccare così un settore impantanato che rischia di mettere in ginocchio l'edilizia. 

La legge nasce sull'esempio di altre Regioni che hanno comprato i crediti d'imposta dalle banche per utilizzarli in compensazione diretta dei propri oneri fiscali.

La proposta è stata avanzata anche dal consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci. Il presidente del consiglio regionale Lorenzo Sospiri ha assicurato che la Regione ci sta lavorando e che entro due settimane la legge sarà pronta. 

A ribadire l'importanza di una misura di questo genere è anche l'Ance Abruzzo, l'associazione dei costruttori edili che ha tenuto sul tema una riunione con il senatore Guido Liris.  

L'Ance ha ricordato che si è appena chiuso un 2022 da record, che ha visto quasi triplicare, rispetto all’anno precedente, gli interventi sostenuti dal Superbonus. In Abruzzo, gli interventi sostenuti dal Superbonus, sono passati da 2.500 del 2021 ai 7.500 del 2022 (+300%) con più di 2 miliardi di euro di investimenti ammessi a detrazione, a fronte dei 554 milioni registrati nel 2021. 

Al fine di non vanificare gli importanti risultati del Superbonus 110%, ora è urgentissimo trovare una soluzione che garantisca lo sblocco immediato della cessione dei crediti fiscali altrimenti il paradosso attuale, di cassetti fiscali pieni e zero liquidità per le imprese che hanno realizzato i lavori deflagrerà, con conseguenze nefaste in termini sociali, oltre che strettamente economici.

La situazione, sottolinea l'associazione dei costruttori, ormai è insostenibile: in Regione, ci sono almeno 500 imprese coinvolte nella crisi per circa 800 milioni di crediti incagliati, 5mila lavoratori a rischio di licenziamento, che salgono a 6 mila con l’indotto. Mille cantieri esposti ed almeno 3mila famiglie coinvolte, loro malgrado, in una situazione di incertezza normativa e procedurale tale da innescare contenziosi senza fine, con aumento del rischio di fallimento per le imprese e di perdita degli appartamenti per i condomini.

A queste condizioni, inoltre, sottolinea l'Ance, il superbonus, è diventato un ulteriore ostacolo anche per la ricostruzione post sisma, mentre era stato introdotto quale volano per far partire gli interventi.