Abruzzo, tutti i nomi in corsa per la nuova giunta D'Alfonso

Di Pangrazio in ballo per la presidenza dell’Emiciclo assieme a D’Alessandro. La carica di capogruppo Pd contesa tra le matricole Mariani e Pietrucci

PESCARA. Oggi il presidente della Regione Luciano D’Alfonso incontra il suo partito per mettere a punto tutti i tasselli che dovranno portare alla formazione della giunta (al lordo del pronunciamento della Corte d’Appello dell’Aquila sugli eletti). Al momento resta la squadra delineata nei giorni successivi al voto, con i cinque assessori eletti e l’esterno Giovanni Lolli che dovrebbe avere una delega legata alla ricostruzione dell’Aquila. I cinque sono l’attuale segretario regionale del Pd Silvio Paolucci al quale potrebbe andare la super delega Bilancio-Sanità, e che in autunno, in occasione del congresso regionale del Pd, dovrebbe presentarsi dimissionario dalla carica di partito. Accanto a lui siederanno altri due democratici: la pescarese Marinella Sclocco (la cui elezione è in bilico, ma negli ultimi giorni le chance per il seggio all’Emiciclo si sarebbero rafforzate) e il teramano Dino Pepe. In quota Sel dovrebbe andare Mario Mazzocca, e il sulmonese Andrea Gerosolimo per la lista Abruzzo civico.

Il governatore D’Alfonso dovrebbe tenere per sé qualche delega significativa, vista la diminuzione del numero degli assessori imposta dal nuovo statuto regionale. E dovrebbe riordinare il pacchetto delle deleghe assegnate a ogni singolo assessore, accorpandone alcune (come sembra voler fare con Bilancio e Sanità, o come potrebbe fare con Turismo e Agricoltura).

D’Alfonso potrebbe anche decidere di farsi affiancare da un consigliere di fiducia al quale delegare alcune funzioni. Già nei giorni scorsi il neogovernatore ha affidato a Camillo D’Alessandro, capogruppo uscente del Pd, al terzo mandato all’Emiciclo, dunque il veterano della squadra Pd in Regione, il dossier sui commissariamenti delle società e delle aziende regionali da riformare. E, sempre nei giorni scorsi, durante un comizio a Ortona, D’Alfonso ha annunciato di voler fare di D’Alessandro il suo Graziano Delrio (o il suo Gianni Letta, se vogliamo vederla dal punto di vista del centrodestra), cioè il collaboratore della presidenza al quale affidare gli incarichi più delicati.

D’Alessandro dovrebbe però correre anche per la carica di Presidente del Consiglio regionale, al quale potrebbe concorrere anche il marsicano Giuseppe Di Pangrazio, al secondo mandato all’Emiciclo, che non ha fatto mistero di voler capitalizzare questa sua esperienza. Mentre una quarantina di amministratori e sindaci marsicani, dalla Valle Roveto al Carseolano, dalle aree del Parco nazionale a quelle del Fucino, hanno chiesto a D’Alfonso un coinvolgimento nell’esecutivo di Lorenzo Berardinetti, eletto nella lista Regione Facile, una delle due civiche di D’Alfonso. Ma cè anche da risolvere per il Pd la questione del capogruppo. Potrebbe essere il consigliere di Campli Sandro Mariani, forte delle sue quasi 6mila preferenze, o l’aquilano Pierpaolo Pietrucci, funzionario del Comune dell’Aquila (è stato anche capo di gabinetto del sindaco Massimo Cialente), ed ex consigliere provinciale. Ma bisognerà vedere come si bilanceranno gli equilibri territoriali. Resta fuori dalle varie rose Donato Di Matteo che però a Pescara ha ottenuto un lusinghiero risultato elettorale. È molto difficile che possa restare a bocca asciutta. Per lui si apre forse la strada alla presidenza di una commissione.

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