Accordo tra Confindustria e Intesa San Paolo per l’Abruzzo: in arrivo 3,5 miliardi di euro per investire, innovare e crescere

Incontro con gli imprenditori per presentare le misure dedicate allo sviluppo delle aziende locali. Particolare attenzione alle opportunità offerte dalla Zona economica speciale unica del Mezzogiorno
PESCARA. Un accordo che mette sul piatto 3,5 miliardi di euro per le aziende abruzzesi. Fondi destinati a investimenti, innovazione e credito. A Pescara è stato presentato il nuovo accordo quadriennale tra Confindustria e Intesa Sanpaolo per la crescita delle imprese italiane annunciato lo scorso gennaio dal presidente nazionale di Confindustria, Emanuele Orsini, e da Carlo Messina, consigliere delegato e Ceo di Intesa Sanpaolo. Il programma mette a disposizione 200 miliardi di euro fino al 2028 – di cui 3,5 per l’Abruzzo, 30 per il Sud – allo scopo di rilanciare lo sviluppo del sistema produttivo e cogliere le opportunità di Transizione 5.0 e intelligenza artificiale, integrando così le risorse già stanziate dalla banca per la realizzazione degli obiettivi del Pnrr. Nella sede pescarese di Confindustria, Lorenzo Dattoli, presidente di Confindustria Abruzzo Medio Adriatico, e Roberto Gabrielli, direttore regionale Lazio e Abruzzo di Intesa Sanpaolo, hanno evidenziato le peculiarità delle nuove misure e si sono confrontati con gli imprenditori sulle strategie di sviluppo. I contenuti dell’accordo sono stati presentati nel dettaglio da Carmine Puglielli, direttore commerciale Lazio e Abruzzo di Intesa Sanpaolo, mentre Massimo Deandreis, direttore generale Srm, è intervenuto sul tema della Zona economica speciale nel territorio abruzzese. A seguire una tavola rotonda con l’intervento di Giuseppe Romano, coordinatore Struttura di missione Zes unica del Mezzogiorno.
IL RUOLO DELLA ZES
Attenzione è stata dedicata alle opportunità offerte dalla Zes del Mezzogiorno quale «leva di stimolo per la crescita in termini di connettività e competitività del tessuto economico abruzzese». Sono state presentate misure specifiche per favorire il supporto a nuovi insediamenti produttivi, all’ampliamento e ammodernamento di quelli esistenti e agli investimenti nel settore energetico, sostenendo così l’attrattività dei territori».
SEGNALI DI CRESCITa
Negli ultimi anni, come evidenziato, le performance economiche del Mezzogiorno sono in recupero rispetto al Centro-Nord. Le leve di questa ripresa includono l’occupazione che cresce di 5,5 punti percentuali rispetto al 2019, l’export che registra +30 punti percentuali rispetto al 2019 e gli investimenti, in forte accelerazione, con ulteriore spazio di crescita. Le stime Srm per il 2024 indicano una crescita del Pil dello 0,9%, con una dinamica pressoché confermata anche per il 2025, superando le medie nazionali grazie essenzialmente al ruolo degli investimenti. E col Mezzogiorno si rafforza il ruolo dell’Abruzzo: per il 2024 si stima una crescita del Pil regionale in linea con il dato della macroarea (+0,9%), superiore rispetto al dato medio nazionale (+0,7%). La regione esprime l’8,2% del Valore aggiunto (36,2 miliardi di euro) complessivo del Mezzogiorno. La struttura produttiva si caratterizza per un peso maggiore dell’industria rispetto alla media meridionale e la manifattura gioca un ruolo rilevante con 7.962 imprese, oltre 72 mila occupati e 9,3 miliardi di euro di export.
QUALE SFIDA
Nel corso dell’incontro è stato ribadito che «l’Abruzzo si trova di fronte a una sfida storica», ma anche «a un’opportunità concreta». Che significa «valorizzare le sue potenzialità economiche in chiave di sviluppo sostenibile e competitivo». In questo contesto, la Zes unica rappresenta uno strumento di politica industriale potente e innovativo, capace di trasformare in profondità il tessuto produttivo della regione. Non si tratta soltanto di misure fiscali o agevolazioni burocratiche, ma anche di un modello di crescita integrato. L'obiettivo è chiaro: accrescere la densità produttiva, generare economie di scala, innovare i processi e attrarre capitale umano qualificato. Affinché si colgano tutte le opportunità, «è importante la presenza di un ecosistema locale che supporti lo strumento e contribuisca ad accrescere le probabilità di successo e le potenzialità di crescita». Tali forze non mancano sul territorio. L’Abruzzo si caratterizza per la presenza di diversi pilastri già in evoluzione e potenzialmente rafforzabili grazie alla Zes: 4A+Pharma (agroalimentare, aerospace, abbigliamento moda e automotive, oltre al farmaceutico) con 2,45 miliardi di euro di valore aggiunto e un export internazionale di 5,6 miliardi, turismo (con 7,2 milioni di presenze, in crescita del 5,5% rispetto al 2023), economia del mare e ruolo dei porti (Ortona e Vasto movimentano nel complesso circa 1,8 milioni di tonnellate di merce), innovazione e capitale umano, con 1.568 imprese innovative e la crescita delle startup (+0,9% rispetto al 2020) e Pmi innovative (+65,5%).
GLI INTERVENTI
«Le imprese del territorio, seppur in un quadro macroeconomico in continua evoluzione» ha rimarcato Gabrielli di Intesa Sanpaolo «hanno dimostrato una straordinaria capacità di saper trasformare la propria strategia. Intesa Sanpaolo ha sviluppato un programma di soluzioni per accompagnare gli investimenti di ogni dimensione e aumentarne la competitività, sfruttando la leva strategica della Zes unica». Per Dattoli «le imprese abruzzesi stanno affrontando sfide decisive e hanno bisogno di strumenti efficaci per investire, innovare e crescere. Il potenziamento delle infrastrutture, l’accesso al credito e la formazione continua sono leve fondamentali per evitare l’isolamento economico e garantire occupazione qualificata, soprattutto per i giovani. L’intelligenza artificiale, la robotica e le scienze della vita non sono più ambiti di nicchia, ma pilastri strategici per il futuro della manifattura. Con questo protocollo, rafforziamo il dialogo tra istituzioni, imprese e territori».
IL REFERENTe abruzzese
Per le imprese del sistema Confindustria, il direttore affari legislativi e regionali, diritto d’impresa, Antonio Matonti, che ha moderato l’evento di ieri, ha annunciato che Confindustria sta procedendo a indicare un referente per ogni regione della Zes: per l’Abruzzo sarà il direttore generale di Confindustria Abruzzo e di Confindustria Abruzzo Medio Adriatico, Luigi Di Giosaffatte.