Albore Mascia assediato dai ribelli

Riunione del Pdl dopo l’addio di tre consiglieri. Sostegno al sindaco

PESCARA. Il Pdl fa muro per difendere il sindaco dagli attacchi dei consiglieri ribelli. E’ la posizione maturata ieri, nella riunione del coordinamento cittadino del Popolo della libertà al Duca D’Aosta, per analizzare la situazione politica dopo l’uscita di tre esponenti del partito nel giro di una settimana. L’ultimo addio, quello di Adele Caroli venerdì scorso, ha scosso il centrodestra.

Albore Mascia
ha battuto i pugni sul tavolo e ha lanciato un messaggio ben preciso a quei consiglieri ribelli che avrebbero pensato di mettere in scacco la maggioranza per ottenere incarichi e poltrone. «Chi crede che basti formare dei gruppuscoli per fare richieste si sbaglia. A questi metodi non ci sto», ha avvertito il sindaco.

SUMMIT AL DUCA D’AOSTA
 E’ cominciata alle 10,30 ed è finita alle 13 la riunione del coordinamento cittadino del Pdl allargato, per la prima volta, agli esponenti della lista civica di Carlo Masci, Pescara futura, in vista dell’ormai prossima nascita di una federazione tra i due movimenti. Sono intervenuti Albore Mascia, i coordinatori del Pdl cittadino e provinciale Andrea Pastore e Lorenzo Sospiri, il presidente della Provincia Guerino Testa, gli assessori e i consiglieri di entrambi i movimenti politici, tra cui anche Masci.

Nella riunione sarebbe emersa una certa preoccupazione per la situazione politica pescarese. Nel giro di una settimana il Pdl ha perso ben tre consiglieri, i due catoniani Domenico Lerri e Livio Marinucci e la presidente della commissione grandi infrastrutture Adele Caroli. Poi, c’è la Lista Teodoro, composta da Vincenzo Di Noi e Massimiliano Pignoli, pronta a dare battaglia sui contenuti del programma di governo della città. Infine l’Udc, composta dal presidente del consiglio Licio Di Biase e dal capogruppo Vincenzo Dogali, che ha più volte espresso critiche al Pdl per aver costituito una giunta «monocolore».

In tutto, sette consiglieri che, pur dichiarandosi dalla parte della maggioranza, potrebbero far pesare la loro forza in consiglio bloccando l’attività amministrativa. Senza di loro la maggioranza scende a 18 consiglieri, più il sindaco. Con questi numeri il bilancio, che andrà all’esame dell’aula entro un mese, non passerebbe.

«SOSTEGNO A MASCIA»
 Pdl e Pescara futura non intendono cedere a eventuali ricatti dei ribelli e fanno quadrato per difendere Albore Mascia. E’ quanto emerge dalle dichiarazioni e da un comunicato diffuso dopo la riunione. «Massimo sostegno», si legge, «all’attività amministrativa svolta dal sindaco Mascia; impegno del Pdl nel continuare a dare forza e vigore al programma di governo della città; dialogo e considerazione per tutte le forze politiche del centrodestra, ma sempre entro i limiti rigorosi della buona azione amministrativa».

Pastore ha aggiunto: «Il coordinamento cittadino ha garantito il massimo impegno nel sostenere l’azione amministrativa del sindaco». «Non verrà fatta alcuna deroga al programma di governo della città», ha avvertito il coordinatore e capogruppo Sospiri, messo sotto accusa dai dissidenti per la gestione autoritaria del gruppo consiliare, «io non mi sento responsabile per ciò che è accaduto».

CRITICHE DALL’UDC
 Ieri è tornata a farsi sentire anche l’Udc con altre critiche al Pdl. Il segretario cittadino Andrea Colalongo ha espresso forti perplessità per la convocazione di un tavolo di maggioranza con assessori e consiglieri per domani pomeriggio, alle 18, per tentare di ricucire gli strappi dei consiglieri ribelli. L’Udc, invece, aveva chiesto di affrontare i problemi ad alti livelli, con un tavolo politico cui avrebbero dovuto partecipare i segretari dei partiti della coalizione. Ma non è stata accontentata. «Non è un buon segnale», ha detto Colalongo, «la crisi è politica, lo dicono i dissidenti e lo pensa la cittadinanza».