LE ADESIONI ALLA CAMPAGNA NO SLOT

«Anch’io niente macchinette, ora indagate sui software»

PESCARA. «Anche io con i miei due locali mi dichiaro fiero di aderire alla campagna no slot, è triste vedere le facce spente di chi si sta giocando lo stipendio corrente e anche il prossimo nell'impro...

PESCARA. «Anche io con i miei due locali mi dichiaro fiero di aderire alla campagna no slot, è triste vedere le facce spente di chi si sta giocando lo stipendio corrente e anche il prossimo nell'improbabile speranza di una vincita che possa cambiare la sua vita». Così Simone Simonetti della Cantina degli Antichi Mestieri, a Isola del Gran Sasso e del Chiosco delle Aquile, ad Acqualagna (provincia di Pesaro-Urbino), ci scrive in appoggio alla campagna avviata dal Centro #Abruzzonoslot contro le slot machine.

Una adesione la sua che sa di protesta. «Tutti dicono che lo Stato dovrebbe supportare psicologicamente i malati di gioco......bella trovata! Uno Stato», scrive Simone Simonetti ringraziandoci dell’iniziativa , «che prima ti avvelena... poi ti dà l'antidoto, quasi alla stregua delle multinazionali monopoliste del settore alimentare e farmaceutico».

Dall’esercente anche un suggerimento: «Indagare e dire con chiarezza come vengono realizzati e gestiti i software dei poker on line, in cui, nonostante i dichiarati controlli dell'Aams, tutto sembra fatto apposta per illudere i giocatori e creare dipendenza».

E per la campagna no slot da Teramo arriva anche l’adesione dei fratelli Compagnoni del Caffé del Corso.

Chi rinuncia alle slot può condividere storie e foto scrivendo a red.abruzzo.it.