MOTORI / CORONAVIRUS

«Auto, mercato da sostenere altrimenti il Paese va in tilt» 

Martino, imprenditore e parlamentare: «Il Covid ha messo in crisi il settore, le istituzioni devono intervenire. Il futuro? È ibrido ed elettrico»

PESCARA. Il futuro su quattro ruote. La pandemia ha rallentato quasi tutti i settori industriali del Paese, ma c’è anche chi in un momento di grande difficoltà è pronto a scommettere sul futuro. Come il settore dell’automotive, che si è rimesso in moto a pieno regine e che sta pian piano tornando alla normalità, come racconta Antonio Martino, presidente e proprietario della MM Zentrum Abruzzo, punto di riferimento del marchio Audi per Abruzzo e Molise.

Martino, dopo questo lungo lockdown che ripercussioni ci saranno per il mercato dell’auto?
«Rischiamo di perdere dal 30 al 50% del fatturato rispetto alle previsioni di mercato per quanto riguarda il 2020. Ora tutto sta nel supportare il mercato dell’auto da parte delle istituzioni. Io sarò in prima linea visto che sono anche un parlamentare di Forza Italia. Il mercato dell’auto è come quello immobiliare. Se si ferma il mercato dell’auto e quello immobiliare, si rischia di far andare in tilt l’intero paese. Dietro questa industria ci sono delle filiere produttive che danno lavoro a centinaia di migliaia di persone. Spero che il governo si renda conto che questo settore va aiutato. Bisogna investire sul “mondo green” per quanto riguarda l’auto ed è fondamentale per far in modo che i paesi vadano verso nuovi orizzonti. Degli studi hanno messo in evidenza che in alcuni paesi, dove si sono le emissioni più basse, si ha più facilità a gestire anche l’emergenza virus. In prospettiva bisogna investire nel green anche nell’auto e Audi, per esempio, sta lanciando una gamma totalmente ecologica, con le total electric e le hybrid, che sarà pronta nei prossimi giorni».

La vostra realtà quando è nata?
«Tre anni fa sulle ceneri della vecchia gestione legata ad Audi Abruzzo. Ci siamo candidati come nuovi imprenditori presso la casa madre e tre anni fa abbiamo guadagnato la fiducia del gruppo Volkswagen e della divisione Audi, riuscendo a ricostruire la concessionaria. In tre anni l’azienda è cresciuta molto: dal 2018 al 2019 abbiamo avuto un + 25% delle immatricolazioni. Stiamo dando un servizio che mancava da tempo tra Abruzzo e Molise, anche per l’assistenza».

Quanti dipendenti ha la sua azienda?
«Circa 40».

Nell’auto tedesca e nell’Audi, quanta Italia c’è?
«Tantissima. L’Italia è presente per quanto riguarda la componentistica con tutta la filiera bergamasca e bresciana in prima linea. Dai famosi freni Brembo a tutte le altre tecnologie di alto profilo portano anche la firma italiana. Chi compra Audi, quindi, compra anche italiano».

La vostra quotidianità, in questo momento d’emergenza causato dal Covid, come è cambiata?
«Nella prima parte del lockdown abbiamo garantito una copertura totale per quanto riguarda l’assistenza. Per la vendita, invece, abbiamo fatto tutto via web, con video conferenze e conference call per cercare di venire incontro alla potenziale clientela. Oggi abbiamo riaperto i nostri uffici e saloni con tutte le cautele del caso e rispondendo ad un protocollo sanitario molto rigido per salvaguardare la salute dei dipendenti e dei clienti. I locali sono stati oggetto di minuziose sanificazioni, prima di entrare nei nostri ambienti misuriamo la temperatura corporea e garantiamo i dispositivi di sicurezza ai lavoratori e a tutti coloro che vengono a trovarci».

Il vostro servizio Audi Value e del noleggio ai privati saranno strumenti importanti per il futuro della vostra categoria?
«Sicuramente sono due settori che sono stati incentivati. La nostra finanziaria del gruppo Audi sta dando segnali importanti. Oggi, per esempio, un cliente può prendere una macchina a noleggio o in leasing e pagarla dopo le prime tre rate, visto che queste vengono sostanzialmente sospese e anticipate dalla casa madre. I prodotti finanziari si stanno adeguando alle difficoltà che stiamo vivendo. Oggi più che mai è il momento giusto per comprare l’auto perché ci sono strumenti flessibili e soluzioni su misura per chi deve riprendere a lavorare in un mercato molto complesso. Senza dimenticare che nei prossimi tempi l’auto sarà il mezzo di trasporto più utilizzato perché nei treni, negli aerei e negli autobus dovrà essere osservato il distanziamento sociale e, quindi, ci saranno delle difficoltà. Come azienda dobbiamo supportare la nostra rete veicoli che deve essere pronta, efficiente e sicura».

A livello organizzativo come vi state adeguando?
«Abbiamo fatto una serie di iniziative. In primis per quanto riguarda la manutenzione, visto che Audi permette ai clienti di non muoversi da casa ma sono i nostri addetti che vanno dal cliente per prendere l’auto da portare in officina e la riconsegniamo anche a domicilio. Ogni macchina che entra in officina, poi, viene sanificata per renderla più sicura».

Ci sono nuovi modelli in arrivo o questa pandemia frenerà le iniziative della case automobilistiche mondiali?
“No, anzi. Audi è pronta a lancia la nuova A3, che vale il 30% del mercato. Sarà un’auto innovativa dal punto di vista tecnologico e ambientale, visto che saranno presenti ibridi molto importanti. Sarà una macchina all’avanguardia».
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