Banche, Delle Femine arriva al vertice di Carichieti

6 Luglio 2016

Sostituisce Salvatore Immordino, che diventa numero uno della bad bank Rev. Zacconi vice direttore della banca teatina

CHIETI. Doveva accompagnare la Nuova Carichieti fino alla cessione, prevista entro settembre. E invece l’amministratore delegato Salvatore Immordino è stato chiamato a un compito ancora più delicato: guidare la Rev, la società che si occupa di smaltire i crediti in sofferenza ereditati dalla stessa Carichieti e dalle altre tre banche “risolte” nel novembre scorso: la Popolare dell’Etruria, la Cassa di risparmio di Ferrara e Banca Marche. Al suo posto in via della Colonnetta arriva un altro manager di peso: si tratta di Felice Delle Femine, campano di Salerno, che lascia il gruppo Unicredit, dove da ultimo fungeva da responsabile per le filiali del sud. Contemporaneamente la Nuova Carichieti ha provveduto a rafforzare il vertice nominando vice-direttore generale l’uomo che più era stato vicino a Immordino in questi mesi di duro lavoro post crisi, ovvero Giovanni Zacconi.

L’avvicendamento al vertice arriva in un momento cruciale per l’istituto teatino: la prima scadenza importante è in calendario per venerdì, quando il tribunale fallimentare di Chieti, con giudice relatore Nicola Valletta, si pronuncerà sull’impugnazione della “risoluzione” della banca, impugnazione proposta da alcuni ex amministratori, a fronte del rischio di un procedimento per bancarotta. Ma nelle settimane successive dovrà andare in porto la vendita della banca di via della Colonnetta, imposta dall’Unione Europea. Al momento si sa che i potenziali compratori (tra cui figura sicuramente la Banca popolare di Bari, già proprietaria di Tercas e Caripe) hanno in corso la “due diligence”, ovvero il controllo finale dei bilanci che precede la quantificazione dell’offerta. Il nuovo compito di Immordino è quanto mai impegnativo: ricavare il massimo da una massa di crediti di difficile riscossione, per un totale di quasi nove miliardi e mezzo di euro lordi. Di questi 107,5 milioni arrivano dalla vecchia Carichieti, con operazioni finite male come i finanziamenti all’ex re abruzzese dell’auto, Gianni Paglione, all’imprenditore delle cliniche e dell’istruzione privata Carmine De Nicola e al costruttore bolzanino Andrea Repetto.

La nomina di Immordino è stata voluta direttamente dalla Banca d’Italia ed è chiaro che il valore che si riuscirà a ricavare da incagli e sofferenze (svalutati prima al 17,8% e poi ritoccate all’insù al 22,8%) servirà da riferimento a tutto il settore del credito, alle prese con crisi di ben altre dimensioni. Nel vertice di Rev l’ex numero uno di Carichieti affiancherà la professoressa Maria Teresa Bianchi, che avrà il ruolo di presidente, al posto della dimissionaria Livia Pomodoro.

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