Caro autostrade, Strada Parchi contrattacca: «Aumenti, ma non per tutti»

Colpite le tratte più lunghe, sui tragitti brevi e vicino a Roma tariffe invariate. Ma la polemica continua. E’ giallo sulla prosecuzione degli sconti: restano?

PESCARA. I rincari dei pedaggi non sono per tutti. L'aumento maggiore di 30 centesimi riguarda le tratte più lunghe. In particolare la Roma-Chieti/Pescara, che passa da 19,10 a 19,40 euro. Per gli altri percorsi i rincari sono più contenuti come ad esempio i 10 centesimi in più per chi viaggia tra Teramo e L’Aquila. E per 54 tratte l’aumento non c’è. Ci tiene Strada dei Parchi spa a sottolinearlo alla luce delle polemiche e delle accuse che continuano ad accompagnare la decisione del ministero dei Trasporti di autorizzare la società concessionaria delle autostrade abruzzesi (A24 e A25) di applicare l’incremento delle tariffe dell'1,62%, mentre la media dei rincari autorizzati alle altre concessionarie non supera lo 0,77% e quello per l’A14 è dello 0,64%.

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Gli aumenti sono in vigore da ieri. E colpiscono in particolare gli automobilisti che percorrono le tratte più lunghe come Pescara-Roma e Teramo-Roma. Per le altre si applica una differenziazione delle tariffe che favorisce i percorsi brevi e la zona metropolitana intorno a Roma. «Il meccanismo di calcolo prevede una soglia minima sotto la quale si fa un arrotondamento per difetto dell'aliquota», spiega Strada dei Parchi – del gruppo abruzzese Toto spa – «al di là dei proclami e delle reazioni "scandalizzate" di presunti rappresentanti di consumatori o di cittadini».

Dove sì e dove no

«L'aumento dell’1,62% delle tariffe si traduce in un rialzo che non supera i 30 centesimi nel peggiore dei casi», fa i calcoli la spa soffermandosi quindi alle tratte entro le quali l'aumento non c’è.

Quali sono? Tutte quelle incluse nella cintura romana, innanzitutto. Zero aumenti per i pendolari che entrano dalle stazioni di Settecamini, Ponte di Nona, Lunghezza, Tivoli, Castel Madama e Mandela, e sono diretti alla capitale. E poi i pendolari abruzzesi. Per loro Strada dei Parchi spiega che gli aumenti ci sono, ma contenuti. Ad esempio nell'area intorno a L'Aquila. Il massimo dell'incremento, pari a 10 centesimi, è per chi percorrre L'Aquila Est - Avezzano, mentre non c’è alcun aumento tra L'Aquila Ovest - Avezzano. Nessun rincaro neanche per la Celano-Tagliacozzo o Magliano- L'Aquila Ovest. Così come per chi percorre Celano - L'Aquila Ovest, Celano - Tagliacozzo e Celano-Tornimparte. Tariffe invariate tra Pescina-Cocullo, tra Pratola e Cocullo e s Pratola-Celano. Rientra in questa fattispecie la Bussi-Pratola e la tratta tra l'uscita della Valle Peligna e Torre de' Passeri. La tariffa inoltre non aumenta anche se si deve viaggiare da Pescara a Bussi.

«Polemiche strumentali»

Davanti a incrementi che Strada dei Parchi ritiene «davvero molto contenuti delle tariffe», la spa trova « stucchevoli le polemiche preventive e quelle successive a una decisione del Ministero che è frutto di una normativa».

«Il meccanismo di calcolo e di applicazione delle tariffe su A24 e A25», si legge sulla nota, «è fissato da una formula inserita nella convenzione e nelle norme in materia di servizio pubblico in concessione. Il mantenimento in efficienza del servizio si fonda sul pagamento del pedaggio. Le autostrade italiane e buona parte di quelle in Europa si basano su questo meccanismo».

Sconto ignorato: rimane?

Strada dei Parchi rivela che in Abruzzo in pochi hanno usufruito dello sconto cumulativo per chi viaggia molto. «Mentre», fa notare, «nell'area laziale migliaia di pendolari quotidianamente si avvalgono della possibilità di ridurre mensilmente il costo autostrada». Stiamo parlando della norma che prevede la tariffa piena per i primi 20 viaggi, dal 21° transito scatta lo sconto dell'1%. Riduzione che poi cresce linearmente (2% del pedaggio complessivo per 22 transiti effettuati, 3% per 23, e via di seguito) fino al 20% che scatta al 40° transito. Dal 41° transito (e fino al massimo al 46°) lo sconto è sempre del 20%. L’unico obbligo è di viaggiare con il Telepass.

Bene. Strada dei Parchi lascia intendere nella sua nota che la possibilità di cumulare viaggi e sconto rimane anche quest’anno. Mentre sul sito Telepass almeno fino a ieri sera c’era scritto che la scontistica è scaduta il 31 dicembre. Abbiamo cercato di sapere quale fosse la verità. Forse oggi la risposta.

E la Regione che fa?

Sconto sì o no, Confartigianato ritiene comunque inaccettabile l'aumento dei pedaggi su A24 e A25. «I pedaggi negli ultimi 13 anni sono aumentati del 187%; rincari del 42,88% se si considera solo il periodo 2009-2006. E già lo scorso anno c'erano stati aumenti del 3,45%», tirano le somme il direttore dell'associazione, Daniele Giangiulli e il presidente di Confartigianato Trasporti Abruzzo, Gabriele Sillari parlando di «tariffe spropositate, soprattutto se si considera che si tratta di autostrade vecchie e insicure». «La cosa più assurda», aggiungono, «è che tutto ciò accade nel silenzio assordante della giunta regionale e del presidente Luciano D'Alfonso».

Invito a farsi sentire

Un aspetto sul quale preme anche il deputato abruzzese Gianni Melilla (Si) che già nei giorni scorsi aveva invitato a scrivere al ministero affinché evitasse di aumentare i pedaggi.

«E' ora che le istituzioni abruzzesi facciano sentire la loro voce, a fianco dei cittadini, pendolari e autotrasportatori», dice Melilla, «e chiedano conto al governo di un comportamento inqualificabile è vergognoso che si trascina da anni. Basta ricordare come per 100 km da Chieti a Magliano dei Marsi non c'è alcuna stazione di servizio: uno scandalo nazionale».

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