ECONOMIA

Caro bollette, i Comuni spengono le luci: protesta estesa anche in Abruzzo

Aderiscono le amministrazioni comunali: la prima è stata Fossacesia con l'abbazia di San Giovanni in Venere, poi via-via sempre più centri. L'invito del presidente della Provincia di Chieti

Crescono le adesioni all’iniziativa lanciata dall’Anci e dal presidente Antonio Decaro di spegnere, in segno di protesta simbolica, palazzi e simboli cittadini per far sentire la voce dei sindaci contro il caro bollette. Una protesta che si concretizzerà domani quando verranno spente le luci in piazze e monumenti cittadini.

A Fossacesia, alle ore 20, viene spenta l’illuminazione della monumentale abbazia di San Giovanni in Venere, luogo simbolo dell'Abruzzo. "La questione dei costi energetici sta assumendo una portata che ha conseguenze immediate per le casse di molti Comuni che non sono in grado di chiudere il bilancio di previsione", dice il sindaco di Fossacesia Enrico Di Giuseppantonio. "Già siamo alle prese con peripezie finanziarie anche a causa dei tagli delle risorse e se non ci saranno interventi saremo costretti ad aumentare la pressione fiscale in un momento di grande difficoltà per molte famiglie, logorate dall’incertezza economica provocate dalla pandemia".

Anche Sulmona partecipa alla protesta e alle 20 spegne le luci dell'acquedotto medievale, simbolo di  forza e prosperità, un’opera imponente, edificata per soddisfare il fabbisogno energetico di molte attività che si svolgevano in città nel periodo medievale.

L'appello ad aderire all'iniziativa arriva anche da Francesco Menna, sindaco di Vasto e presidente della Provincia di Chieti. "Invito tutte le amministrazioni comunali ad aderire a questa iniziativa spegnendo l'illuminazione di un edificio rappresentativo o di un luogo significativo per la comunità", dice Menna. "L'aumento delle bollette di luce e gas porterà ad una inevitabile contrazione dei consumi a danno dell'economia locale e nazionale. Per gli enti pubblici c'è invece il serio e concreto pericolo di dover ridurre i servizi o aumentare imposte e tariffe". 

Sono decine i comuni che hanno già dato la loro adesione: si spenegono le luci anche all'Aquila (fontana luminosa al centro di piazza Battaglione Alpini, all'ingresso di corso Vittorio Emanuele II), Teramo (piazza Martiri), Pescara (torre civica, il ponte Flaiano e l’Aurum), Ortona (castello aragonese), Rapino (auditorium Sant'Antonio), Canosa Sannita (municipio), Miglianico (municipio e monumento ai caduti), Capistrello (municipio e piazza Risorgimento), Orsogna (piazza Mazzini), Rocca San Giovanni (municipio e piazza degli Eroi), Cellino Attanasio (cinta muraria e torre campanaria), Tollo (parco “Giovanni Falcone”). Tra gli altri comuni che hanno dato la loro adesione ci sono Città Sant'Angelo (municipio), Tortoreto (torre dell'orologio), Opi (piazza centrale e torre campanaria),  Alfedena (torre ottogonale), Monteodorisio (castello), Crognaleto a Nerito (monumento "la Crocetta"), Torrevecchia Teatina (palazzo ducale), Moscufo (piazza Garibaldi) e Pineto.