Cartoline Pdl, la Regione Umbria querela

Giunta riunita d’urgenza: «Container? Foto falsa e offensiva». Verrecchia contrattacca

L’AQUILA. Container in Umbria. Case ecologiche e antisismiche all’Aquila. La cartolina del Pdl a sostegno del candidato presidente della Provincia, Antonio Del Corvo, con il paragone fra gli aiuti post-terremoto nelle due regioni, infiamma la disputa alla vigilia del voto e sfocia in una denuncia. La Regione Umbria, che ieri mattina ha riunito d’urgenza la giunta, ha dato mandato al proprio ufficio legale «di querelare il Pdl dell’Aquila per falso e danno all’immagine». Il caso portato alla ribalta dal Centro martedì scorso - con la pubblicazione anche della cartolina di propaganda - ha presto varcato i confini regionali. Da Paganica, dove gli umbri hanno portato la loro solidarietà e hanno mantenuto contatti con la popolazione, è arrivata la segnalazione delle cartoline «firmate» Pdl. E ieri di buon’ora l’articolo del Centro con l’intervento del deputato Giovanni Lolli (Pd) era sulla scrivania della presidente della Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti (centrosinistra). «La denuncia partirà per difendere l’onore dell’Umbria e la dignità degli umbri», spiega la Lorenzetti, «non possiamo restare indifferenti di fronte a tali, becere iniziative. Chiederemo un risarcimento danni che sarà devoluto alle popolazioni terremotate dell’Abruzzo».

Nella cartolina «emergenza terremoto» sono raffigurate due immagini: la prima mostra dei container e la scritta «Umbria e Marche 1997, governo Prodi. Ad oggi container per famiglie»; l’altra con gli alloggi del Progetto Case e la frase «Abruzzo 2009, governo Berlusconi. Ad oggi case antisismiche per le famiglie». Da qui la polemica. La Lorenzetti, attraverso il proprio portavoce, Franco Arcuti, ha inviato anche una nota e un messaggio di solidarietà a Stefania Pezzopane, candidata presidente del centrosinistra per la Provincia dell’Aquila: «Non pensavamo che il Pdl dell’Aquila, nella speranza di racimolare qualche voto in più, potesse scendere a una così bassa menzogna. È inqualificabile ciò che è stato fatto. La foto dei container è vecchia di oltre dieci anni. E comunque è indegno speculare sulle tragedie e sul dolore. Da anni i cittadini umbri e marchigiani sono rientrati nelle loro case ricostruite. Le loro case vere, quelle danneggiate dal terremoto».

I temi del post-terremoto continuano ad agitare la campagna elettorale. Perché questa polemica umbra segue appena di qualche giorno quella innescata dal coordinatore nazionale del Pdl, Denis Verdini, che in modo rude aveva «invitato» gli aquilani a partecipare in massa alla manifestazione di Roma in segno di gratitudine al governo. Secondo la Regione Umbria, fatta eccezione per qualche sporadico caso (Nocera o Giove di Valtopina), i container sono stati tolti nel 1999, due anni dopo il terremoto. La ricostruzione leggera è ormai completata, quella pesante è all’80%. La replica del coordinatore provinciale del Pdl, Massimo Verdecchia, che è anche l’ideatore della cartolina, è arrivata in serata: «È un vero peccato che le cartoline non siano multimediali: altrimenti invece delle foto avremmo inviato ai cittadini aquilani la raccolta dei numerosi servizi televisivi trasmessi in questi giorni che mostrano intere famiglie dell’Umbria alloggiate nei container. Invitiamo i cittadini a visionare, su www.delcorvo.it, la testimonianza resa da una donna umbra di 87 anni al suo dodicesimo inverno in un container nella frazione Giove, dove la presidente Lorenzetti e la sua giunta potranno recarsi in compagnia della Pezzopane. Delle due l’una: o la Regione Umbria ignora i problemi della sua popolazione o mente sapendo di mentire».

Verrecchia annuncia che oggi una delegazione del Pdl aquilano sarà in Umbria per documentare la situazione e stampare altre cartoline. «Siamo reduci da 13 anni di sofferenze», arriva in soccorso Valentina Armillei, presidente del comitato Pro Giove, nato a tutela degli abitanti dei container, «a Giove 10 famiglie vivono nei container. Altri casi vanno segnalati a Nocera Umbra, Sellano, Volperino. È una vergogna».

Anche in Umbria si voterà domenica e lunedì prossimi (per il rinnovo del consiglio regionale). La Lorenzetti, al secondo mandato, dovrà farsi da parte. Tre e tutte donne le aspiranti alla successione: Catiuscia Marini (centrosinistra), Paola Binetti (Udc) e Fiammetta Modena (centrodestra). Curioso il fatto che fino a ieri le vicende del post terremoto non avevano nemmeno sfiorato la campagna elettorale umbra.

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