Case, ecco tutti i dati del Comune

Il sindaco Cialente: "Fare presto le assegnazioni e i lavori nelle case B e C"

L’AQUILA. Il Comune dell’Aquila stringe i tempi per l’assegnazione degli alloggi del piano Case e dei Map, elaborando una relazione sulla situazione assistenziale in città. Un’occasione per fare il punto sul fabbisogno abitativo a nove mesi dal sisma, ma anche per chiedere la massima collaborazione di tutte le forze in causa per permettere a quanta più gente possibile di rientrare in città. Alle ditte private il sindaco Massimo Cialente chiede di rispettare i tempi di consegna, specie negli interventi di ricostruzione leggera. Ai cittadini il sindaco ricorda che ci sono indagini in corso sull’autonoma sistemazione e sugli alloggi non occupati.

Dopo mesi di incertezza e di mancate comunicazioni, il sindaco Cialente, e il neo assessore alle Politiche abitative, Giustino Masciocco, hanno cercato di fornire più dati possibili a quanti chiedevano dettagli sulle modalità di assegnazione. «Si tratta di un’operazione di trasparenza», ha commentato il sindaCialente, «dalla quale si evince che non era affatto intenzione nostra nascondere questi elenchi». Di tutt’altro avviso il Prc che, in un intervento del segretario provinciale, Fabio Pelini giudica invece insufficienti i dati forniti in quanto mancano i criteri di assegnazione. La stima è che all’Aquila siano residenti al momento 35mila.

POPOLAZIONE ASSISTITA
Lo scorso 31 dicembre si contavano 3.172 nuclei familiari per un totale di 11.347 cittadini entrati nel progetto Case; 98 i nuclei - per un totale di 169 cittadini - residenti invece nei Map, le prime aree assegnatarie sono Arischia, San Giacomo e Tempera. Vanno aggiunti 14.532 nuclei, per complessivi 30.636 cittadini, in autonoma sistemazione e 782 nuclei (2.241 persone) in affitto concordato a carico del comune, oltre agli oltre tremila negli alberghi.


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DOMANDA & OFFERTA
L’assessore Masciocco ha ricordato che i moduli validi presentati al censimento sono stati 15.188. Contando 2.225 richieste di alloggio universitario, 1.113 rinunce, 440 sistemazioni in affitto e 4.064 contributi per l’autonoma sistemazione, 145 domande mal formulate, sono stati 7.181 i nuclei familiari che hanno optato per una sistemazione nel progetto Case tra quanti avevano l’abitazione giudicata E, F o in zona rossa. Questa richiesta fa i conti con un’offerta di 4.449 alloggi previsti dal progetto Case, e con i 1.133 Map nelle frazioni. Oltre 5.500, quindi, gli alloggi disponibili.

La differenza tra domanda e l’ offerta è pari a 1.672 nuclei, in particolare composti da due e una persona. Per i nuclei da tre una sistemazione ci sarà comunque. Per gli altri potrebbero essere però utilizzati Map in eccesso da Pizzoli o Barete, o appartamenti del Fondo immobiliare, in ultima istanza ci sono i moduli abitativi removibili (Mar), in via di realizzazione e previsti in parte anche per gli universitari. Ma c’è chi si dice contrario all’opzione Mar, come il consigliere Enrico Verini, che ha depositato una proposta in sede di conferenza dei Capigruppo per chiedere che i soldi dei Mar siano usati per la ricostruzione.

PUGNO DI FERRO
Intanto è pugno di ferro sui tempi. «Abbiamo contattato la Prefettura per un’indagine al fine di accertare per accertare quei casi in cui le famiglie assegnatarie del progetto Case non occupano effettivamente gli appartamenti assegnati», ha assicurato Cialente. «Si tratta di un fenomeno grave che interessa alcune aree in particolare, che abbiamo il dovere di monitorare». Altro fenomeno segnalato, è relativo alle famiglie che continuano a vivere negli alberghi, pur percependo contributi. «Dobbiamo incrociare il dato delle persone negli alberghi», ha detto Masciocco, «con quello relativo ai 30mila in autonoma sistemazione».

INTERVENTI SU B-C
Una squadra dell’amministrazione istituita ad hoc, monitorerà i cantieri privati per la ricostruzione delle case classificate B e C, nell’obiettivo di stringere i tempi sulla ricostruzione. «C’è ragione di credere», ha spiegato Cialente, «che alla data dell’ultima scadenza per la presentazione delle domande, quasi tutte le richieste siano state presentate bisogna però far presto». Per questo, il sindaco si è augurato che «le aziende e gli ingegneri che hanno fatto incetta di cantieri in città siano in grado di rispettare i tempi». Si parla anche della possibilità di istituire una penale sui ritardi.