Cazzaniga rinuncia, la giunta sarà a undici

Mascia parte con 11 assessori, salta l’intesa con Teodoro

PESCARA. Barbara Cazzaniga, titolare dell’omonima gioielleria di piazza Salotto, rinuncia all’assessorato. Lo ha annunciato lei ieri. «Ringrazio il sindaco e Masci, ma per motivi personali non ho la serenità per affrontare questo incarico». La giunta, comunque, sarà a undici. Partirà con un assessore in meno. Lo ha deciso il sindaco, Luigi Albore Mascia, dopo l’ennesimo rifiuto di Gianni Teodoro all’offerta del Pdl di un solo incarico nell’amministrazione. C’è stata, invece, una schiarita con l’Udc. L’Unione di centro è disponibile ad accettare solo la presidenza del consiglio comunale per Licio Di Biase con l’impegno del sindaco a riequilibrare con altri incarichi il peso del partito per supplire alla mancanza di un assessorato. Un posto in giunta dovrebbe essere recuperato in extremis alla Provincia.

Ma ieri è sorto un altro grattacapo per Albore Mascia. Dovrà sostituire Barbara Cazzaniga, leader della protesta organizzata due anni fa contro la chiusura della rampa di piazza Italia dell’Asse attrezzato. Oggi il gruppo di Rialzati Abruzzo-Pescara futura, che ha proposto la Cazzaniga, dovrebbe consegnare a Mascia un altro nome. Gli altri assessori, invece, sono confermati. Ecco la lista. Berardino Fiorilli (Rialzati Abruzzo), vice sindaco; Marcello Antonelli, Roberto Renzetti, Guido Cerolini, Massimo Filippello, Isabella Del Trecco, Eugenio Seccia, Nicola Ricotta (Pdl); Stefano Cardelli (Rialzati Abruzzo); Carla Panzino (indipendente).

La scelta di una giunta a undici consentirà al sindaco di poter nominare successivamente il dodicesimo assessore. Albore Mascia spera di poter recuperare in corsa Gianni Teodoro, ma ieri quest’ultimo ha inviato un messaggio che dà poche speranze. «Non potrà esserci nessun accordo politico, né condivisione nelle scelte e nelle responsabilità di governo» si legge in una nota della Lista Teodoro, firmata dal capogruppo, Gianni Teodoro e dal consigliere, Massimiliano Pignoli «se prima il Pdl e il sindaco, Albore Mascia, non chiariranno nei confronti della città e degli elettori il tema della questione morale, che sembrerebbe affiorare anche nell’ambito della coalizione allargata di centrodestra, dove qualcuno - che risulta indagato per reati commessi a danno alla pubblica amministrazione - sembra voler ambire a ricoprire ruoli di responsabilità».