Coldiretti, presidio contro i cinghiali
Gli imprenditori agricoli oggi davanti all’Emiciclo «Danni ingenti, la Regione metta in campo azioni mirate»
L’AQUILA. «Il pressing delle istituzioni è l’unica strada per arrivare a soluzioni concrete ed evitare realmente qualsiasi forma di strumentalizzazione politica. Sono necessarie azioni intelligenti e mirate capaci di risolvere il problema alla radice. Chiediamo un segnale forte e deciso». Torna all’attacco Coldiretti in occasione dell’ultimo consiglio regionale oggi all’Aquila contro l’annoso problema dei cinghiali e della fauna selvatica in generale che, dice l’associazione «si è letteralmente impadronita di campagne e boschi, mettendo a serio repentaglio il diritto di fare impresa degli agricoltori che vivono nelle zone interne e non solo. Gli ungulati proliferano e si muovono senza controllo, indisturbati, alla perenne ricerca di cibo, devastando i terreni coltivati con danni tanto elevati che, molto spesso, costringono le imprese ad abbandonare la lavorazione dei campi con tutto ciò che ne consegue dal punto di vista della manutenzione del territorio e del paesaggio». Il problema riguarda soprattutto le zone interne aquilane, ma non risparmia le province di Pescara, Teramo e Chieti.
Così, questa mattina alle ore 10, in occasione dell’assemblea regionale in cui verrà discusso il regolamento per la gestione faunistico-venatoria degli ungulati in Abruzzo, il Palazzo dell’Emiciclo sarà presidiato dagli imprenditori agricoli di Coldiretti con le immancabili bandiere gialle.
Nei giorni scorsi, Coldiretti ha sensibilizzato sulla problematica sulla fauna selvatica tutti i gruppi consigliari, di minoranza e maggioranza, oltre naturalmente all’assessore all’agricoltura e ai presidenti di Consiglio e Giunta chiedendo di valutare «il grandissimo disagio e il danno economico arrecato alle imprese, soprattutto nelle aree interne. Chiedendo il necessario controllo della presenza di cinghiali (durante tutto l’anno e non solo nei periodi di caccia) attraverso l’abbattimento selettivo».
Per Coldiretti Abruzzo è necessario riportare il numero degli ungulati entro i limiti di sostenibilità ambientale e di compatibilità con l’attività agricola; assicurare il diritto al risarcimento del danno definendo procedure più snelle e tempi certi di pagamento; prevedere una modalità di risarcimento dei danni che “prioritariamente” vada a preferire gli imprenditori agricoli professionali, quelli cioè che vivono prevalentemente con il reddito agricolo.