Pasta proteica che conquista l’Italia: Elisabetta Canalis ambasciatrice della De Cecco

A Milano la presentazione della nuova linea High Protein. Oltre a Elisabetta Canalis c’è Jury Chechi: «Abbiamo il tasso di obesità più alto d’Europa nei bambini. Questo tipo di cibo può aiutare a creare consapevolezza»
MILANO. Milano, ore 11.30. Un’osteria elegante nel cuore della città, profumo di sugo e musica ad accompagnare l’ingresso, con uno show cooking dal vivo. Così De Cecco ha scelto di presentare High Protein, un nuovo tipo di pasta arricchita con un alto contenuto proteico. Sul palco il direttore commerciale Carlo Aquilano, insieme a testimonial d’eccezione: Elisabetta Canalis, ambasciatrice del progetto, il campione olimpico Jury Chechi, i nutrizionisti Mario Ciarnella e Ambra Di Pentima, e lo chef Federico Fusca.
Ma come si innova la pasta? Difficile migliorare i classici, ma De Cecco ha le credenziali storiche per farlo. E lo sa bene Aquilano, che apre l’evento: «Il primo impegno di De Cecco è rimanere fedele a sé stessa e alla propria tradizione, ovvero all’eccellenza: un vero prodotto made in Italy. High Protein è un punto di evoluzione: abbiamo voluto sfidare il nostro dipartimento di ricerca e sviluppo, coinvolgendo anche il tema della salute, con proteine e micronutrienti».
Poi prende il microfono Elisabetta Canalis, che rivela un segreto sulla sua dieta: «Mi sento in linea con questo prodotto: non è pensato solo per gli sportivi (guarda Jury e ride, ndr), ma per tutti. Non amo molto le verdure e assumo molte proteine, quindi sono contenta di poterle integrare con la pasta». Una battuta leggera, che però centra il punto: molti faticano a mangiare le verdure, ma High Protein è una pasta con il 30% di proteine completamente di origine vegetale.
Lo conferma Mario Ciarnella, nutrizionista ed esperto di longevità: «Se Elisabetta non mangia verdure, qui ci sono fibre e proteine. Integrandola nella sua routine potrà ottenere nutrienti da questa fonte naturale». Aggiunge che la pasta High Protein mantiene anche il profilo energetico della pasta tradizionale, con circa il 45% di carboidrati, equilibrio tra energia e apporto proteico.
Gli fa eco Ambra Di Pentima, che porta sul palco il rigore scientifico: «Il plus di questa pasta è la V-Label, certificazione dell’Associazione Vegetariana Italiana. È vegana non solo negli ingredienti ma anche negli additivi. Nei prodotti vegani spesso mancano gli amminoacidi essenziali: qui, grazie alla farina di legumi e di frumento, la catena è completa. Zinco, manganese, fosforo, ferro: per uno sportivo è un pasto equilibrato, soddisfa come un primo ma ha le stesse qualità nutrizionali di un secondo». Chiosa Ciarnella, tornando al tema della longevità: «Questi elementi aiutano le nostre ghiandole a lavorare meglio. Le diete troppo proteiche, basate su carne e pesce, non sono sempre salutari: questa è un’ottima alternativa».
Dalla cultura pop alla scienza, tocca anche allo sport. Jury Chechi comincia con una risata: «Questa pasta mi farà anche ricrescere i capelli!». Poi il tono si fa più serio: «Quando ero atleta non c’erano le conoscenze di oggi. Si mangiava meno per restare nel peso, ma questo incideva sull’allenamento. Il fatto che ora la pasta contenga più proteine è un valore aggiunto. Si può mangiare meno, ma con gli stessi nutrienti».
E aggiunge, con una nota di riflessione: «Attenzione alle quantità: è la chiave per stare bene con il proprio corpo. Abbiamo il tasso di obesità più alto d’Europa nei bambini. Questo tipo di cibo può aiutare a creare consapevolezza». C’è spazio anche per il ricordo di Giuseppe Adolfo “Don Beppe” De Cecco, scomparso pochi giorni fa. Chiediamo al direttore commerciale quanto ci sia, in questo nuova avventura, del Cavaliere De Cecco. Aquilano si ferma un momento, poi dice: «C’è molto di lui in questo progetto. C’è la sua visione, lo spirito della famiglia di cui mi fregio di far parte. La famiglia è il vero patrimonio tecnico e umano di questa azienda, e continueremo nel solco che ha tracciato». Un applauso accompagna le sue parole.
Dopo la commozione il momento dell’assaggio con il profumo che riprende la scena: Federico Fusca accende i fornelli e prepara due piatti live — crema di cavolo nero con pomodori caramellati oppure crema di piselli con gamberi sgusciati — serviti con il nuovo prodotto. «È una pasta molto buona: tiene la cottura, è rugosa e abbraccia bene il sugo», sorride lo chef. Parafrasando Luca Telese, dalle colonne di questo giornale solo pochi giorni fa: De Cecco è, da sempre, una storia di pasta, amore e innovazione.
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