Deficit della sanità, il giorno della verità: oggi l’incontro tra Regione e ministeri

Oggi a Roma, i tecnici dei ministeri della Salute e dell’Economia si ritroveranno di nuovo faccia a faccia con quelli della Regione: in ballo le coperture alle perdite 2024 e il piano operativo per gli anni futuri
L’AQUILA. È il giorno della verità per la sanità abruzzese. Oggi a Roma, i tecnici dei ministeri della Salute e dell’Economia si ritroveranno di nuovo faccia a faccia con quelli della Regione per esaminare il disavanzo del comparto e quelle che potrebbero essere le prospettive legate agli anni futuri, a partire dal 2025. L’intero sistema sarà passato nuovamente ai raggi “X” anche se, molto probabilmente, per conoscere le decisioni finale bisognerà attendere ancora del tempo. Si può immaginare, però, quale sarà il “menù” del summit, a cui si arriva dopo mesi di polemiche al vetriolo e dopo la manovra fiscale correttiva della Regione che ha alzato le tasse locali per reperire ulteriori risorse. Sul tavolo ci sarà innanzitutto l’entità del disavanzo 2024 e poi il piano varato dal governo di centrodestra sul territorio per coprire le perdite e le possibili strategie a medio e lungo termine per evitare che il “rosso” dei conti diventi strutturale.
LE IPOTESI
Vediamo anche quali potrebbero essere gli scenari che il tavolo di monitoraggio di oggi potrebbe aprire. Intanto l’esame dei conti della sanità abruzzese partirà dal disavanzo del 2024 che è stato quantificato nel corso delle precedenti riunioni in 113 milioni di euro. A fronte di questo, la Regione ha presentato un piano di coperture attraverso una legge regionale che aumenta Irap e addizionale Irpef e ricolloca anche somme prima destinate ad altri settori. Almeno sulla carta questo piano dovrebbe essere sufficiente per chiudere formalmente l’anno 2024 in equilibrio tecnico, anzi con un lieve margine positivo. Non è un mistero, però, che la Regione punterà a erodere quella somma perché ci sono circa 30 milioni di partite di bilancio contestate dai tecnici su cui potrebbero incidere, in positivo secondo l’ottica abruzzese, i chiarimenti richiesti.
LE STRADE
Se il disavanzo da 113 milioni dovesse essere rideterminato in una cifra minore, alcune coperture potrebbero essere dirottate già sul 2025. È, infatti, sul futuro che probabilmente si gioca la partita più importante. Ieri la giunta regionale si è riunita urgentemente per varare il programma operativo che oggi sarà portato all’attenzione dei tecnici e che, come ha dichiarato l’assessore regionale alla sanità Nicoletta Verì, sarà incentrato proprio sulle prescrizioni del tavolo di monitoraggio. A questo punto potrebbero aprirsi due ulteriori scenari: uno che rimanda la valutazione del programma operativo alle settimane e ai mesi futuri e un altro che potrebbe sottolineare comunque subito il ritardo della presentazione. I tecnici romani già nelle precedenti riunioni hanno imposto alla Regione di destinare gli extra-gettiti della tassazione esclusivamente al settore sanitario e questo comporterà inevitabilmente tagli in altri ambiti. Cosa potrebbe accadere alla luce di tutto questo? Si prenderà atto della situazione 2024 e verrà chiusa, a -113 milioni o meno. Poi sulle coperture future potrebbe aprirsi una nuova partita con valutazione rimandata ai prossimi mesi. Valutazione che potrebbe terminare con una assoluzione, ovvero con il via libera al piano della Regione, o con provvedimenti di carattere sanzionatorio. in linea teorica si può arrivare fino al commissariamento, ma la procedura è indicata dalle norme e prevede l’avvio con una diffida ufficiale.
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