«Denunciamo il Comune»

11 Agosto 2009

Strade buie, vandali ed erbacce: l’esposto dei cittadini

TERAMO. Senza illuminazione pubblica tra sterpaglie e cantieri privi di recinzione. I residenti di via Pilotti, a Colleatterrato basso, si rivolgono alla polizia stradale per far ripristinare le condizioni di sicurezza e decoro nel quartiere. In un esposto, indirizzato anche al sindaco Maurizio Brucchi, i cittadini descrivono una situazione di grave pericolosità e disagio nella loro zona.

Da oltre due settimane i lampioni ai lati della carreggiata sono spenti e il buio amplifica carenze e disservizi che rischiano d’innescare incidenti gravi. «I bambini non possono nemmeno fare una passeggiata sotto casa», sottolineano i residenti, «in quanto già durante il giorno corrono il pericolo di cadere rovinosamente dai muri perimetrali dei palazzi privi di protezione, figuriamoci al calar della sera».

Durante le ore notturne, tra l’altro, spadroneggiano i vandali. «Disturbano fino a tarda notte con urla e schiamazzi», affermano i cittadini, «imbrattano i muri con scritte indecorose e lasciano bottiglie rotte vicino alle nostre case».

Ad offrire rifugio alle bande di giovani che rendono la vita impossibile ai residenti è il centro commerciale, in costruzione nel cuore del quartiere, che non ha alcuna recizione esterna destinata a impedire l’accesso nella struttura. Ringhiere e parapetti mancano anche lungo i muri che dividono tra loro gli edifici, creando “buchi” di diversi metri rispetto alla superficie della strada. I residenti, che abitano nelle palazzine verdi del complesso Conapa, denunciano inoltre la mancanza di manutenzione delle aiuole. «Le aree verdi sono totalmente in abbandono», spiegano, «e le sterpaglie secche con il caldo rischiano di scatenare incendi».

Nell’esposto le circa trenta famiglie autrici della protesta ricordano di aver più volte chiesto l’intervento dell’amministrazione comunale e dell’impresa che sta realizzando il centro commerciale.
«L’esito è sempre stato negativo», fanno sapere, «le risposte che ci hanno dato sono sempre state vaghe».

Per i cittadini è indispensabile almeno riattivare l’illuminazione pubblica, spenta a quanto pare per un contrasto tra l’impresa che ha realizzato il complesso edilizio e il Comune.
«Scaricano le responsabilità l’una sull’altra senza concludere nulla», sottolineano i residenti, «la costruzione dei palazzi in cui abitiamo è terminata nel 2002 e da allora non è stato fatto niente per la sicurezza». Le famiglie firmatarie dell’esposto chiedono che «venga ristabilita il più presto possibile una situazione di legalità e decoro» e che si accertino le responsabilità per le carenze riscontrate nel quartiere.