LO STUDIO

Effetto Covid sulle imprese guidate da donne: boom di cancellazioni a Pescara e Chieti

I dati diffusi dal centro studi delle Camere di commercio. Ma in Abruzzo la percentuale è più alta del resto d'Italia

PESCARA. Le imprese guidate da donne hanno meno probabilità di sopravvivenza rispetto a quelle maschili, specialmente durante l'attuale emergenza pandemica. Il 2020, infatti, si è chiuso con la cancellazione di un quarto delle iscrizioni nelle province di Pescara e Chieti. Tuttavia, la percentuale di aziende in rosa in Abruzzo resta superiore alla media nazionale: il 26,4% contro il 22% attestato in Italia.
I dati sulle imprese in rosa sono stati diffusi dalla Camera di commercio di Chieti e Pescara nella giornata dedicata alla donna. Lo studio "Covid 19: quale scenario?" è stato condotto in collaborazione con l'istituto Tagliacarne.  Le imprese femminili, fa sapere la Camera di commercio di Chieti Pescara, a distanza di sei anni hanno meno probabilità di sopravvivenza rispetto a quelle maschili perché si trovano ad affrontare più difficoltà delle altre, assistono ad un fenomeno di de-natalità più accentuato e segnano un decremento del numero di iscrizioni dello 0,9% rispetto al 2019. Il loro andamento lascia, però, intravedere dei dati positivi: le imprese rosa stanno infatti strutturandosi in forme più stabili e dimostrano una maggiore attenzione ai temi rilevanti per il Next Generation Eu come il green e la valorizzazione delle competenze. 
Alessandro Rinaldi, direttore delle ricerche del centro studi delle Camere di commercio Guglielmo Tagliacarne, rende noto che le imprese rosa, già rilevanti su scala nazionale, hanno un peso ancora più incisivo sul tessuto imprenditoriale di questo territorio (26,4%, contro il 22,0% Italia), ma hanno anche accusato in misura più accentuata gli effetti della crisi pandemica, perdendo nel 2020 un quarto delle iscrizioni d'impresa verificate a Chieti e Pescara nel 2019 (-25,1% contro -21,0%). 
"La Camera di Commercio Chieti Pescara – commenta il presidente Gennaro Strever – svolge, attraverso il proprio Comitato per l'imprenditoria femminile, oggi rappresentato dalla presidente Luciana Ferrone, un ruolo fondamentale per il potenziamento del numero di donne nei settori ad alto impatto tecnologico e per un rafforzamento strutturale ed organizzativo delle imprese femminili. Consapevoli delle difficoltà ormai endemiche del sistema, con la Giunta camerale abbiamo deciso, per questo 2021, di incrementare le risorse destinate al Comitato, affinché in coerenza con il programma camerale, abbia gli strumenti per mettere a frutto un programma di iniziative concrete ed efficaci". Prosegue la presidente del Comitato Luciana Ferrone: "La pandemia ha accelerato dei cambiamenti. Adesso spetta a noi renderli stabili, approfittando della crisi per risolvere due nodi strutturali importanti: la differenza nella propensione alla digitalizzazione ed il diverso approccio delle banche. Stiamo lavorando ad un fitto programma di iniziative che verrà presentato nei prossimi giorni e che punta su queste direttrici oltre a tenere conto dell'importanza della diffusione della cultura di impresa tra le donne a partire proprio dalla scuola".