Eletti i cda di Engineering e Fira

Micucci presidente della finanziaria. Tagliati i compensi.

L’AQUILA. Rinnovati, dopo numerosi tentativi andati a vuoto, i Consigli di amministrazione di Fira ed Abruzzo Engineering. Il nuovo presidente della Fira è Rocco Micucci, ex sindaco di Rapino; il neo presidente ed amministratore delegato di Abruzzo Engineering è l’avvocato aquilano Francesco Carli. I due sono stati indicati nel corso delle rispettive assemblee dei soci.

Nelle assemblee sono stati nominati i Cda a 9 componenti per la Fira, a 5 per AE. Alla Fira Nicola Di Marco, responsabile personale di una azienda alimentare di Roseto, Andrea di Prinzio, commercialista pescarese, Giordano Albanese, commercialista e Giacomo Agostinelli esperto nel settore finanziario, indicati dalla Regione. Confermati i quattro espressione delle casse di risparmio abruzzesi: Claudio Di Gennaro, Tonino Di Berardino, Marco Fanfani e Mario Falconio. Nominati ad Abruzzo Engineering: Vincenzo Genovesi, dirigente De Cecco, il dirigente regionale Domenico Longhi, Lorenzo Berardinetti, quale rappresentante della Provincia dell’Aquila, e Stefano Carlini, dirigente di Selex Service Management, in rappresentanza di Finmeccanica.

L’assemblea di AE presieduta dal presidente, Gianni Chiodi, ha anche portato il numero dei componenti Cda da 3 a 5, approvato il bilancio e il nuovo piano industriale che prevede il ruolo di gestore dell’infrastruttura di rete in fibra ottica di proprietà regionale e l’ampliamento delle attività aziendali soprattutto nell’ambito della Protezione civile. L’assemblea Fira non ha ridotto il numero dei componenti da 9 a 5 ma ha tagliato del 30% le indennità. «Sono uomini scelti dal partito tra le varie professionalità», spiega il vice presidente con delega alle Attività Produttive Alfredo Castiglione e godono la fiducia del presidente Chiodi, mia e della Giunta, li aspetta un lavoro molto importante. In particolare, mi auguro che la Regione con la nuova mission della Fira e di Abruzzo Sviluppo possa dare le giuste opportunità al tessuto produttivo regionale».