Errore corretto, ma M5S chiede un’ispezione al ministro

15 Giugno 2014

PESCARA. Ci sarà probabilmente domani – ma occorre più che mai fare gli scongiuri – la composizione del nuovo consiglio regionale. Il tribunale di Teramo ha corretto l’errore sul conteggio dei voti...

PESCARA. Ci sarà probabilmente domani – ma occorre più che mai fare gli scongiuri – la composizione del nuovo consiglio regionale. Il tribunale di Teramo ha corretto l’errore sul conteggio dei voti assegnati alla lista Regione Facile (8.571 anziché 571) e consegnato quindi i nuovi dati alla Corte d’appello dell’Aquila. Così, a quasi tre settimane dal voto, la Regione potrà avere il suo Consiglio e, stando a quanto promesso dal neo governatore Luciano D’Alfonso, il suo esecutivo.

La nuova distribuzione dei seggi dovrebbe restituire un seggio a Regione Facile togliendolo al Pd (10 seggi al Pd, 2 seggi a Regione Facile, 2 seggi ad Abruzzo civico, un seggio ciascuno a Sel, Centro democratico, Italia dei Valori) con l’ingresso di Alessio Monaco (Regione Facile – nella foto) e l’uscita di Antonio Innaurato (Pd). Resta in piedi l’esposto di Emilio Iampieri (Forza Italia), consigliere regionale eletto nella circoscrizione dell’Aquila, per denunciare un errore nel conteggio delle preferenze.

Il deputato M5S Gianluca Vacca ha intanto annunciato un'interrogazione parlamentare per chiedere al ministero dell'Interno se sia il caso di prevedere un'ispezione in Abruzzo. Vacca parla di «pasticcio Abruzzo» e di regione «vergogna e zimbello d'Italia».

In vista della composizione della nuova giunta Sel confida sulla parola ricevuta da D’Alfonso. «Alla luce dei risultati delle elezioni, ci sono molte spinte interne al Pd per fare “asso pigliatutto” ed escludere i partiti più piccoli in vista della composizione della giunta regionale», commenta il coordinatore Gianni Melilla. «Io non ci credo perché ritengo che D'Alfonso sia una persona seria. Sia lui che il segretario regionale del Pd, Silvio Paolucci, hanno dato la loro parola. Una scelta diversa sarebbe ingiusta, anche perché abbiamo iniziato a costruire questo percorso insieme un anno fa. Ed è inverosimile che il Pd faccia una scelta del genere».(cr.re.)

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