La protesta dei medici del 118 convenzionati a Pescara (foto G.Lattanzio)

CORONAVIRUS / ABRUZZO

Esclusi dai bonus Covid, i medici 118 convenzionati sotto l'assessorato / VIDEO

Protesta del personale a servizio delle quattro Asl contro la decisione della Regione: chiesta sanatoria e concessione premialità del Ministero

PESCARA. Manifestazione questa mattina dei medici convenzionati del 118 delle quattro Asl abruzzesi per protestare contro la decisione di escluderli dalle premialità della Regione per il lavoro portato avanti nel periodo del lockdown di primavera a causa dell'emergenza Covid 19. La protesta si è svolta davanti alla sede dell'assessorato regionale alla Sanità di via Conte di Ruvo.

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Eroi dimenticati, stessi medici stessi diritti: la protesta a Pescara
Manifestazione sotto l'assessorato regionale alla Sanità dei medici 118 convenzionati (video G.Lattanzio)

"Protestiamo innanzitutto per la inadeguatezza contrattuale assoluta con cui facciamo i conti e per questo chiediamo una sanatoria che ci spetta di diritto _ spiega all'Ansa Giuliana Gualtieri, medico del 118 della Asl di Teramo: "Le Regioni e i sindacati non sono riusciti fino ad oggi a sanare questo ruolo e noi per questo chiediamo una norma transitoria che ci permetta di avere quanto ci è dovuto per quanto fatto negli anni con un lavoro che è sotto gli occhi di tutti per la mancanza di requisiti minimi costituzionali come malattia ed infortuni garantiti da una polizza sanitaria privata e che non ci permette di essere all'interno del contratto collettivo nazionale. Il servizuio sanitario si regge grazie a noi medici convenzionati. In questo periodo di pandemia abbiamo avuto diversi colleghi malati che sono stati a casa senza stipendio per mesi. Inoltre - aggiunge il medico del 118 - c'è anche l'esclusione dalla premialità Covid distribuita dal Ministero agli operatori sanitari, fra i quali gli amministrativi, e che vede tutti inserito tranne noi medici convenzionati. Non è una questione legata al rapporto economico ma è la dimostrazione del disprezzo per il medico convenzionato per cui è una situazione inaccettabile e che non siamo più disposti ad accettare".