ABRUZZO

Escursionisti salvati: 7 interventi in 2 giorni. E ora si aggiunge il rischio caldo / I CONSIGLI

Le operazioni effettuate dal Soccorso alpino su Gran Sasso e Maiella: "Partite alle prime ore del mattino, portate almeno 2,5 litri d'acqua a testa"

PESCARA. Sono sette gli interventi di soccorso in montagna effettuati in due giorni tra il Gran Sasso e la Maiella dal Soccorso alpino e speleologico. Oltre ai due giovani tratti in salvo a Fara San Martino, ci sono escursionisti bloccati dallo sfinimento da ipertermia, cadute e distorzioni.

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Ma è in queste giornate di caldo torrido che proprio il Soccorso alpino ripone massimo attenzione e dà consigli su come affrontare la montagna.

I SOCCORSI. Il primo in ordine cronologico ha riguardato uno skyrunner rimasto bloccato su un salto di roccia in un canale di Monte Aquila, sul Gran Sasso. Le squadre di terra della stazione di L’Aquila, avvisate dai colleghi di Teramo, hanno recuperato lo skyrunner che oltre alla paura, lamentava dei dolori alle articolazioni. L’uomo è stato trasportato all’ospedale di L’Aquila.

Il secondo intervento è stato operato sempre dalle squadre di terra del Soccorso alpino per recuperare alle Gole di Celano un anziano di 86 anni, che a causa della stanchezza non riusciva a proseguire l’escursione.

Altri due interventi sono stati effettuati domenica pomeriggio sul Gran Sasso, uno lungo la ferrata Ventricini, per soccorrere un escursionista che si era fatto male ad una caviglia: è stato recuperato grazie anche all'intervento dell'eliambulanza del 118 di Pescara.

Un altro intervento sul Gran Sasso, sul Monte Infornace e la forchetta di Santa Colomba, dove due donne, anche a causa del sopraggiungere della pioggia, sono rimaste bloccate su dei salti di roccia. In questo caso sono intervenute le squadre di terra della stazione di L’Aquila, che erano di turno in appoggio alle altre unità a Campo Imperatore e con loro anche la squadra di Soccorso alpino militare del Nono Reggimento Alpini di L’Aquila. È stato necessario anche l’intervento dell’eliambulanza decollata dall’aeroporto di Preturo.

Infine ieri le squadre della stazione di Teramo sono intervenute per soccorrere un escursionista che si era distorto una caviglia, sul Corno Piccolo, lungo la via Normale, a ridosso rifugio Franchetti.

I CONSIGLI PER IL CALDO. Il Soccorso alpino e speleologico raccomanda di astenersi dall'affrontare salite eccessivamente impegnative, specialmente sui versanti completamente esposti al sole e privi di fonti di approvvigionamento di acqua.

“I pericoli dovuti al caldo, quali i colpi di calore e gli sfinimenti - spiega il presidente abruzzese Daniele Perilli - sono dietro l'angolo e possono risultare fatali in ambiente impervio, dove il fisico è sollecitato oltremodo e dove è richiesta la massima attenzione. Prima di partire per un'escursione è bene informarsi sempre sulla presenza di fonti d'acqua e sul loro stato. Si deve cercare di partire alle prime ore del mattino, evitando di camminare nelle ore più calde, portando sempre con sé nel proprio zaino almeno 2,5 litri d'acqua a testa, frutta fresca, accessori adeguati per coprirsi dal sole, cappello, telino, occhiali e creme protettive. Inoltre lo zero termico è oltre i 4800 metri, questo significa che anche una semplice escursione può rivelarsi inaspettatamente difficoltosa. Da parte del Soccorso alpino un appello a seguire queste regole, affidandosi al buon senso ed evitando attività all'aperto durante le ore più calde del giorno, prediligendo le ore mattutine rispetto a quelle serali".