Abruzzo

Scatta il fermo pesca fino al 29 settembre, la marineria in rivolta: «Si favoriscono le lobby del surgelato»

11 Agosto 2025

Stop allo strascico da San Benedetto del Tronto a Bari, glia rmatori abruzzesi protestano: “Sbagliato il periodo”. Ma il prodotto nei mercati non mancherà

Da sabato 16 agosto scatta il fermo pesca per le imbarcazioni a strascico lungo tutto il tratto di Adriatico compreso tra San Benedetto del Tronto e Bari. Un blocco di 45 giorni consecutivi che interesserà decine di flotte abruzzesi, da Pescara a Vasto, da Ortona a Giulianova. L’obiettivo ufficiale del fermo biologico è “far riposare” il mare per tutelare le risorse ittiche. Ma per gli operatori del settore si tratta invece dell’ennesimo «colpo basso a una filiera già in profonda crisi». Gli armatori parlano e le associazioni di categoria parlano di «fermi imposti senza concertazione», di «indennizzi promessi e ancora mai pagati», di «barche ferme e costi – come il gasolio – che continuano a pesare». Ma il pesce non mancherà nei mercati, né nei menù dei ristoranti: arriverà da fuori (Tirreno o estero), d’importazione o da altri tratti di costa non interessati dal blocco.

ZONE DI LIMITAZIONE

Il fermo pesca è stato imposto dal ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste e interesserà le imbarcazioni adibite allo strascico. Si partirà sabato 16 agosto e si finirà lunedì 29 settembre. L’ultima giornata utile per la pesca sarà dunque giovedì 14 agosto.

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