Fido al mare, Abruzzo maglia nera

Aree per i cani soltanto nel Teramano, passo in avanti dell’ordinanza regionale

LANCIANO. Ci sarà un posto in 133 chilometri di costa abruzzese, un angolo fatto di sabbia o di ciottoli, arenili dorati o scogliere all'ombra dei trabocchi, per andare in spiaggia accompagnati dagli amici a quattro zampe?

La domanda si pone all'indomani delle polemiche e dei diverbi scatenati a Giulianova dall'inaugurazione di Unica Beach, una delle poche spiagge attrezzate in Abruzzo per l'accoglienza di famiglie e turisti con gli amici animali al seguito. E si scopre che l'Abruzzo veste la “maglia nera” per la convivenza pacifica di persone e animali sulla stessa spiaggia. Soltanto la provincia di Teramo, per quanto riguarda l'individuazione di aree su spiagge libere destinate ad accogliere animali da compagnia, ha tre località "animal friendly": Giulianova, Silvi Marina e Alba Adriatica, un tratto che è stato reso tuttavia inservibile dalle recenti alluvioni.

Qualcosa si muove anche a Pineto secondo quanto raccontato dagli ospiti di Unica beach, intervenuti da ogni parte d'Abruzzo. Il resto delle province cosiddette "balneari", Pescara e Chieti, sono carenti di aree adeguate. Colma il "gap" solo un pugno di stabilimenti privati, per il resto l'Abruzzo non è un paese per animali.

Eppure dal 2005, dietro lo sforzo del consigliere regionale dei Verdi e presidente di Animalisti Italiani, Walter Caporale, qualcosa sta cambiando. L'ordinanza balneare della regione, in ottemperanza con le norme del codice civile e della Capitaneria di porto, prevede infatti che sulle spiagge, a seguito di apposite autorizzazioni sanitarie, possano arrivare anche gli animali cosiddetti "da affezione". Nessun problema per cani di piccola taglia, che devono tuttavia essere portati in braccio, ma sono necessarie alcune autorizzazioni in più per gli animali di grossa taglia.

Ma come si comportano i padroni dei cani e i loro amici sulle spiagge non destinate agli animali? «Non nego che io il mio cagnolino lo porto con me in spiaggia», spiega Caporale , « ma è sempre con me sotto la mia stretta supervisione e non dà alcun fastidio. Del resto, secondo l'ordinanza regionale, in spiaggia sarebbe vietato perfino giocare a racchettoni e ascoltare la radio. Non ci vogliono chissà che prescrizioni, basta un civilissimo buon senso».

Giulianova, e le “battaglie” che si sono susseguite, alcune al limite della rissa, faranno da apripista per l'Abruzzo. «Il turismo è cambiato», osserva Caporale, «oggi le famiglie hanno esigenze diverse e tra queste c'è anche quella di portare con sè gli animali che sono a tutti gli effetti componenti di una famiglia. Invece che criticare sarebbe bene riflettere sulle opportunità economiche che una spiaggia attrezzata per cani può portare in ambito regionale e nazionale».

Daria De Laurentiis

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