Estratto planimetrico delle opere in progetto (in rosso) e delle strutture esistenti (in grigio)

L'AQUILA

Gallerie Enel nel Parco nazionale, stop degli ambientalisti

Lettera al Ministero di associazioni: "Un progetto di questo tipo è semplicemente vietato dalle norme"

L'AQUILA. "Enel Produzione Spa ha avviato la procedura di Valutazione di impatto ambientale nazionale per un progetto di realizzazione di nuovi impianti attraverso lo scavo con esplosivo di oltre due chilometri di gallerie e di una grande caverna tra il Lago di Campotosto e quello di Provvidenza in pieno territorio del Parco nazionale del Gran Sasso e monti della Laga". Lo affermano sette associazioni ambientaliste, che scrivono al Ministero dell'ambiente, al Parco e agli altri enti, ricordando che un progetto di questo tipo è "semplicemente vietato dalle norme".

Le associazioni sono: Stazione Ornitologica Abruzzese, Salviamo l'Orso, Lipu, Altura, Italia Nostra, Mountain Wilderness e Gruppo di Intervento Giuridico. Nella loro lettera, chiedono "l'immediata archiviazione del progetto che viola palesemente numerose norme della Legge quadro sulle Aree Protette 394/1991 nonché il Piano del Parco. "Tra queste norme - dicono - il divieto di alterazione del ciclo delle acque, quello relativo all'asportazione di minerali, quello concernente l'uso di esplosivi e quello sull'alterazione della qualità di acqua e aria".

Le associazioni spiegano che il progetto è finalizzato a potenziare i pompaggi di acqua tra i due laghi e sottolineano che "la stessa società nella documentazione depositata ammette in maniera inequivocabile che gli scavi amplieranno, per quanto riguarda le acque sotterranee, 'i volumi drenanti e conseguentemente abbassando ulteriormente il livello di falda'".

"Secondo i tecnici di Enel - scrivono ancora gli ambientalisti - le nuove opere aumenteranno l'effetto di drenaggio profondo e potranno pertanto estendere il cono di influenza della perturbazione" e "non si può escludere che lo scavo possa produrre una interferenza con una riduzione delle portate".

Per quanto riguarda le acque superficiali, affermano ancora le associazioni, "i tecnici di Enel dicono testualmente che le fasi di cantiere possono essere fonte di impatto a causa della possibile perdita di sostanze inquinanti che potrebbero compromettere la qualità delle acque del lago Provvidenza e quelle del fiume Vomano. Aggiungiamo noi, dove c'è un potabilizzatore, quello di Piaganini, che fornisce acqua potabile in tutta la provincia di Teramo".