CASTEL DI SANGRO

Gambero rosso, Niko Romito al vertice della guida dei ristoranti

La nuova tendenza italiana è quella dei menu vegetariani, in ascesa anche le proposte antispreco, no food waste

CASTEL DI SANGRO. Torna il Gambero Rosso, la guida dei ristoranti d'Italia arrivata alla 33esima edizione che conferma al vertice il triangolo d'oro: al top, con 96 punti, il Reale a Castel di Sangro (L'Aquila) dello chef Niko Romito, e a 95 punti Osteria Francescana a Modena di Massimo Bottura e La Pergola dell'Hotel Rome Cavalieri di Heinz Beck.

Aumentano al top i riconoscimenti delle "Tre forchette" che salgono a 44 con tre nuovi ingressi. Casa Perbellini a Verona, Antica Osteria da Cera a Campagna Lupia (Venezia) e Signum regno nel cuore dell'isola di Salina, alle Eolie, della giovane chef-pescatrice Martina Caruso. In ascesa di un punto, da 92 a 93, Il Pagliaccio a Roma dello chef Anthony Genovese e St. Hubertus dell'Hotel Rosa Alpina a Badia (Bolzano) col "cuoco delle montagne" Norbert Niederkofler. Rimanendo nell'Olimpo delle "Tre Forchette" in salita il punteggio, a 92, del D'O a Cornaredo (Milano) di Davide Oldani e Pascucci al Porticciolo a Fiumicino di Gianfranco Pascucci.

Tra i locali con le "Due forchette rosse", ossia i locali che hanno le maggiori possibilità per raggiungere il vertice, Arnolfo a Colle Val d'Elsa (Siena), Piccolo Lago a Verbania, Pashà a Conversano (Bari) dove Angelica Giannuzzi conquista il titolo di "pastry chef dell'anno".

Lo scettro di "Ristoratore dell'anno" passa da Carlo Cracco a Milano, confermato "Tre forchette" con 93 punti, al veronese Giancarlo Perbellini, new entry nel gotha, per, si legge nelle motivazioni, "la florida attività imprenditoriale e la capacità di mantenere uno stile riconoscibile in locali diversi tra loro".

In generale i menu vegetariani sono tra le tendenza in ascesa, così come le proposte antispreco, no food waste. Per quanto riguarda il bere crescono i cocktail da tavola e, agli antipodi, le bevande analcoliche da abbinare ai piatti con crescente ricorso alle tecniche della mixology. Gucci Osteria da Massimo Bottura, a Firenze, è premiato per la "miglior proposta di bere miscelato", mentre il miglior sommelier è Alessandro Gonzalez Venegas de La Locanda del Profeta, a Napoli. E, secondo il giudizio del Gambero Rosso, il premio per il miglior servizio di sala va a Villa Crespi di Orta San Giulio (Novara), regno di Antonino Cannavacciuolo, e Don Alfonso 1890 a Massa Lubrense (Napoli), dagli Iaccarino.