Veduta aerea della foce del fiume Pescara e dell'area portuale nel centro della città

EMERGENZA CLIMA

I fiumi Pescara, Sangro e Tronto nella mappa ad alto rischio dell'Enea

Pericolo di inondazioni alle foci, secondo il rapporto di Legambiente. Di Marco: "Occorre ripensare le nostre città"

PESCARA. Tre foci di fiumi a rischio inondazione, una di queste nel cuore della città più popolosa d'Abruzzo. «Questo è il rapporto più drammatico sul clima presentato da Legambiente degli ultimi anni, ci dice che proprio in base ai dati disponibili siamo in piena emergenza climatica. A dimostrarlo sono i fenomeni estremi degli ultimi tempi. Il cambiamento climatico è in atto e per questo c'è da accelerare le politiche di mitigazione e adattamento». A parlare è il presidente regionale di Legambiente Abruzzo, Giuseppe Di Marco. Il gruppo ambientalista ha presentato stamane il rapporto sulla situazione in Abruzzo. «Ci sono numeri che dicono che l'aumento della temperatura è reale nell'ordine di 1,1 gradi. Dobbiamo soprattutto ripensare le nostre città»  afferma Di Marco, «non a caso, in chiave abruzzese, l'Enea richiama l'attenzione su tre bacini come le foci dei fiumi Pescara, Sangro e Tronto, fra le 40 aree costiere a rischio inondazione. Occorre mettere in atto le buone pratiche europee che esistono, e questo significa anche rivedere il modo di raccolta delle acque piovane». Legambiente ricorda che gli eventi climatici estremi portano a ripercussioni economiche drammatiche sulla cittadinanza: in Italia, si stima una riduzione del Pil che potrebbe arrivare al 7 per cento.