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I sindacati: vertenza nazionale per la Honda

LANCIANO. La crisi Honda è un'emergenza nazionale. A ribadirlo, oltre alle segreterie provinciali, sono le organizzazioni sindacali confederali di Cgil, Cisl, Uil Abruzzo e Fim, Fiom, Uilm regionali...

LANCIANO. La crisi Honda è un'emergenza nazionale. A ribadirlo, oltre alle segreterie provinciali, sono le organizzazioni sindacali confederali di Cgil, Cisl, Uil Abruzzo e Fim, Fiom, Uilm regionali oltre alle rsu di Honda Italia riunite in un recente incontro a Pescara. E' urgente, secondo i sindacati, alzare il livello di confronto, sia regionale che nazionale, per ridurre l'impatto della crisi aziendale, difendere i posti di lavoro e dare un futuro industriale allo stabilimento di contrada Saletti ad Atessa che è l'unico della casa nipponica in Europa a costruire moto.

L'annuncio da parte dell'azienda di ben 303 esuberi su 647 dipendenti apre dunque secondo i sindacati una "vertenza nazionale". Cgil, Cisl e Uil a tutti i livelli territoriali invocano un incontro con il governo a partire dal ministero dello Sviluppo economico per aprire un confronto con la casa madre giapponese. Secondo i sindacati lo stabilimento di Atessa non deve essere lasciato solo: «Il livello aziendale già in passato decisivo per impostare e favorire l'ascesa industriale della Honda Italia, avrà anche questa volta importanza centrale, ma sarà necessario che questa azione non si chiuda nello stabilimento, ma si esplichi in forte raccordo con i livelli nazionale, regionale, locale, per giungere ad una conclusione della vertenza che impegni la casa madre giapponese, alla presenza del governo, su un progetto industriale per Honda Italia che guarda al futuro».

Ad invocare un tavolo regionale aperto a sindacati e forze politiche e sociali abruzzesi è anche il consigliere Emilio Nasuti, presidente della commissione bilancio regionale, che ha convocato per martedì una seduta straordinaria della commissione per discutere della crisi Honda. (d.d.l.)

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