Idv: ora il governatore accetti il confronto

Il consigliere Costantini: motivata la nostra opposizione
PESCARA. Una bocciatura a tutto campo di Chiodi arriva dall'Italia dei Valori abruzzese per bocca del capogruppo in regione Carlo Costantini.
«Chiodi è il governatore con il più basso indice di gradimento d'Italia. Ora c'è da sperare che un risultato così mortificante, come quello pubblicato oggi da Il Sole 24 ore (ieri per chi legge, ndr.), lo convinca una volta per tutte della necessità di non considerare le critiche dell'opposizione come una manifestazione di rabbia o, ancor peggio, di invidia, se non altro per la considerazione che nessuno si sognerebbe mai di invidiare un governatore con una stima così scarsa da parte dei suoi elettori».
«E il dato del sondaggio», ha aggiunto Costantini «è ancora più negativo, rispetto a quello dei suoi colleghi, se solo si considera che Chiodi, a differenza degli altri, ha beneficiato di un ritorno di immagine e di visibilità senza precedenti, per vicende del tutto estranee ai suoi meriti e alle sue capacità. Dunque, un disastro su tutta la linea, pari solo al disastro nel quale ha ridotto l'Abruzzo. Accolga, quindi, un primo suggerimento per il nuovo anno 2011, di metodo prima ancora che di merito», ha concluso Costantini, «scenda dal piedistallo, rinunci a qualche incarico ed accetti senza riserve mentali il confronto costruttivo che più volte gli abbiamo offerto in Consiglio Regionale: oggi si può dire che, prima ancora che agli abruzzesi, conviene proprio a lui». Quindi basta lavorare in solitudine, e via libera a quel patto dell'Abruzzo che dovrebbe vedere la maggioranza governare in concertazione con le forze politiche e sociali della regione.
Ironico il commento del coordinatore regionale del Pd Filippo Piccone, «Non posso far altro che rassicurare il governatore Gianni Chiodi, in quanto poco meno di un anno fa, gli stessi sondaggi davano al primo posto l'ex presidente della Provincia dell'Aquila, Stefania Pezzopane; sconfitta clamorosamente alle provinciali. Il lavoro che sta svolgendo Chiodi è finalizzato a riportare la Regione Abruzzo ad un sistema competitivo all'altezza delle sue risorse e incide sul gradimento».
«Chiodi è il governatore con il più basso indice di gradimento d'Italia. Ora c'è da sperare che un risultato così mortificante, come quello pubblicato oggi da Il Sole 24 ore (ieri per chi legge, ndr.), lo convinca una volta per tutte della necessità di non considerare le critiche dell'opposizione come una manifestazione di rabbia o, ancor peggio, di invidia, se non altro per la considerazione che nessuno si sognerebbe mai di invidiare un governatore con una stima così scarsa da parte dei suoi elettori».
«E il dato del sondaggio», ha aggiunto Costantini «è ancora più negativo, rispetto a quello dei suoi colleghi, se solo si considera che Chiodi, a differenza degli altri, ha beneficiato di un ritorno di immagine e di visibilità senza precedenti, per vicende del tutto estranee ai suoi meriti e alle sue capacità. Dunque, un disastro su tutta la linea, pari solo al disastro nel quale ha ridotto l'Abruzzo. Accolga, quindi, un primo suggerimento per il nuovo anno 2011, di metodo prima ancora che di merito», ha concluso Costantini, «scenda dal piedistallo, rinunci a qualche incarico ed accetti senza riserve mentali il confronto costruttivo che più volte gli abbiamo offerto in Consiglio Regionale: oggi si può dire che, prima ancora che agli abruzzesi, conviene proprio a lui». Quindi basta lavorare in solitudine, e via libera a quel patto dell'Abruzzo che dovrebbe vedere la maggioranza governare in concertazione con le forze politiche e sociali della regione.
Ironico il commento del coordinatore regionale del Pd Filippo Piccone, «Non posso far altro che rassicurare il governatore Gianni Chiodi, in quanto poco meno di un anno fa, gli stessi sondaggi davano al primo posto l'ex presidente della Provincia dell'Aquila, Stefania Pezzopane; sconfitta clamorosamente alle provinciali. Il lavoro che sta svolgendo Chiodi è finalizzato a riportare la Regione Abruzzo ad un sistema competitivo all'altezza delle sue risorse e incide sul gradimento».
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