Il bilancio divide il centrodestra

Chiodi: sui conti risultato straordinario. Costantini: giunta prigioniera di An.

L’AQUILA. Il Consiglio regionale, dopo una maratona di oltre 14 ore e molte tensioni, ha approvato all’alba di ieri la finanziaria e il bilancio di previsione 2010. Strumenti finanziari che portano il segno di tagli e drastiche riduzioni economiche. I due provvedimenti sono stati approvati in extremis per evitare il ricorso all’esercizio provvisorio la maggioranza di centrodestra ha dovuto concedere molte aperture alle opposizioni. Solo così il centrosinistra ha accantonato l’ostruzionismo con la presentazione di centinaia di emendamenti sbloccando di fatto una situazione che poteva allungarsi per giorni. Ma le concessioni alle minoranze hanno fatto pagare un prezzo politico molto salato alla maggioranza: all’interno del Pdl, soprattutto tra la componente di An e quella di Fi, si è consumata una spaccatura.

Al termine del Consiglio l’assessore all’agricoltura Mauro Febbo, uomo vicino al vice coordinatore del Pdl, Fabrizio Di Stefano ha espresso disagio a nome «della stragrande maggioranza dei consiglieri del Pdl», annunciando il voto favorevole solo «per disciplina di partito ed appartenenza al Pdl», in quanto «non d’accordo con parte dei contenuti della legge e soprattutto perché non si è tenuto conto di tutti gli emendamenti della maggioranza». Febbo non parteciperà per protesta alla riunione di Giunta prevista di oggi. I punti principali che hanno sbloccato la situazione sono lo stralcio dalla finanziaria «delle norme intruse» su commercio, urbanistica con i sottotetti e turismo, ma soprattutto la bocciatura dell’emendamento, voluto dai Febbo e compagni, che prorogava i commissari ed i sub commissari delle Asl dell’Aquila, Avezzano-Sulmona, Chieti e Lanciano-Vasto.

Ha minimizzato l’accaduto il presidente della Giunta regionale, Gianni Chiodi: «Il risultato è straordinario, abbiamo dovuto rinunciare ai nostri emendamenti per cogliere l’obiettivo di dare agli abruzzesi una finanziaria». Chiodi ha evidenziato «la tenuta della maggioranza e il senso di responsabilità della classe politica che chiude un anno difficile». Esulta il centrosinistra che pure non ha mostrato compattezza visto che ieri l’Idv e il Pd hanno fatto commenti separati. «Da oggi l’immobilismo di Chiodi ha una chiave di lettura diversa per gli abruzzesi, proprio perché resa pubblica dall’intervento del vicepresidente Febbo: Chiodi è completamente prigioniero del senatore Di Stefano», ha sostenuto il capogruppo dell’Idv, Carlo Costantini, «in questa “fiera del nulla”, l’Idv, anche grazie a una prova di vera e propria resistenza fisica, è riuscito a determinare l’approvazione di emendamenti che potranno incidere significativamente sul futuro dell’Abruzzo».