ORTONA

Il futuro del vino: "C'era una volta il Montepulciano d'Abruzzo"

Mercoledì 10 il primo delle serie d'incontri organizzati da Vinco per cominciare a disegnare gli scenari del settore enologico abruzzese a un anno dei nuovi disciplinari

ORTONA. "C'era una volta il Montepulciano d'Abruzzo": si parte dal passato per capire, intuire, i possibili scenari sul futuro vitinicolo abruzzese. E da dove se non dal prodotto enologico principe dell'Abruzzo? L'occasione per parlarne è l'incontro organizzato per domani, mercoledì 10 aprile, da Vinco la prima cantina specializzata nella produzione di spumanti da uve autoctone.

L'appuntamento è alle 15 nella sala degustazione della sede in contrada Cucullo di Ortona: è il primo della serie "Vincontri, dibattiti e confronti in cantina", che ha per obiettivo quello di porre l'attenzione su futuro e trend del settore enologico abruzzese a quasi un anno dalla pubblicazione dei nuovi disciplinari di produzione, il cosiddetto “Modello Abruzzo”.

L’evento vede l'avvio con gli interventi di Denis Pantini, responsabile Wine Monitor di Nomisma spa, di Alessandro Regoli, direttore WineNews (“Le abitudini del consumatore moderno”) e di Giovanni Pasquale, presidente Assoenologi Abruzzo Molise (“l’Abruzzo del vino del vino tra passato e futuro”). A seguire è in programma il dibattito sugli scenari, moderato da Fabio Piccoli, direttore responsabile del magazine online Wine Meridian, al quale gli attori del mondo vitivinicolo abruzzese sono invitati a partecipare. L’iniziativa si conclude con la visita in cantina e un brindisi finale.

Vinco raggruppa dieci realtà cooperative e oltre 2mila vignaioli della provincia di Chieti: vuole far conoscere e valorizzare i vitigni autoctoni producendo spumanti con Metodo Italiano grazie ad una filiera agricola tutta “made in Abruzzo”.