CORONAVIRUS / ABRUZZO

L'Abruzzo resta giallo per un soffio e chiude le scuole superiori da lunedì fino al 21

Il Ministero non cambia colore alla zona Covid con l'indice Rt a 0,99 (appena sotto la soglia di 1), gli esperti suggeriscono a Marsilio di allungare il periodo di quarantena e di porre un freno ai contagi fra gli under 19. In serata la decisione

PESCARA. L'Abruzzo non cambia colore, resta nella zona gialla. Ma ha deciso di chiudere tutte le scuole superiori (con le lezioni a distanza ed esckudendo le scuole medie) e quindi non solo nei comuni con i focolai più intensi. Deve poi valutare se aumentare i giorni di quarantena portandoli dagli attuali 10 a 14.

La decisione è stata presa in serata dalla Regione: scuole superiori chiuse da lunedì 8 fino al 21.

ZONA GIALLA. L'assegnazione della zona gialla non è stata modificata dal ministero della Salute per un soffio. I dati sul contagio danno infatti l'indice Rt a 0,99, di pochissimo quindi sotto l'indice 1 che rappresenta la soglia che avrebbe fatto passare d'ufficio l'Abruzzo in zona arancione con le relative restrizioni più dure (ristoranti e bar chiusi). E' probabile che a indurre il ministero a non cambiare la zona gialla dell'Abruzzo siano anche state le decisioni prese in extremis dalla Regione con l'istituzione delle mini zone rosse in tre comuni (Tocco da Casauria, San Giovanni Teatino e Atessa) dalla mezzanotte di oggi fino al 13 febbraio (per ora).

Ma l'ordinanza delle mini zone rosse prevedeva altre restrizioni preannunciate e che non erano al momento state rivelate perché questa volta riguardavano tutto l'Abruzzo _ anche le città con i contagi sotto la media _ e avrebbero avuto un impatto (e coinvolgimento) maggiore con inevitabili reazioni.

GLI ESPERTI. Il Comitato tecnico scientifico regionale ha indicato al presidente Marsilio la necessità di dare un'ulteriore stretta. Come?  Gli esperti hanno suggerito di portare il periodo della quarantena da 10 a 14 giorni. E poi hanno indicato i dati sul contagio diffuso fra gli under 19. Di qui i dubbi sciolti in serata su come e quando chiudere le scuole (con il ritorno delle lezioni a distanza).

QUARANTENA PIU' LUNGA. La proposta  di allungare il periodo di quarantena fa riferimento al fatto che il picco dei contagi è principalmente dovuto alla diffusione della variante inglese del Covid, una forma più aggressiva, che per essere sicuri di averla superata sarebbe meglio appunto restare in casa più a lungo (14 giorni). Sul prolungamento della quarantena la Regione per ora non si è espressa.

LEZIONI A DISTANZA. Per quel che riguarda le scuole, la Regione ha optato in serata di riattivare la Did  ovunque nelle superiori, non solo quindi nei comuni con i contagi più alti e lasciando fuori le scuole medie. A partire da quando? L'ordinanza sulle mini zone rosse ha avuto validità immediata a partire dalle 24 di oggi ed era stata diffusa questa mattina prima che intervenisse il Ministero. Più passava il tempo e più aumentavano le probabilità che l'eventuale decisione sulla chiusura delle scuole potesse slittare e scattare da lunedì. Così è stato. Le scuole superiori restano chiuse dall'8 e per 14 giorni, fino al 21 febbraio.

Il piano B sarebbe stato quello di sollecitare e delegare i singoli Comuni, con i contagi più alti, ad intervenire direttamente con apposite ordinanze sullo stop alle lezioni in presenza. Come era stato richiesto a Pescara e si stava muovendo il Comune.

ALTRE RESTRIZIONI. L'ordinanza prevede il divieto di aggregazione nelle piazze e nei centri storici su tutta la regione da domani e fino al 13; il rigoroso rispetto delle distanze sia all’interno delle strutture pubbliche che in quelle private, con l'aumento dei controlli; il contingentamento degli ingressi in tutti i locali commerciali della regione sempre a partire da domani 6 febbraio fino al 13.

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