L'Aquila, consorzi di cittadini per battere la burocrazia


L’AQUILA. Da San Pietro, uno dei quattro quarti fondatori della città, parte la ricostruzione dal basso dell'Aquila. I cittadini proprietari di abitazioni danneggiate dal terremoto del 6 aprile si mettono insieme per formare un consorzio per sconfiggere la lentezza della burocrazia.

Prima ancora dell'ordinanza sulla ricostruzione dei centri storici, che dev'essere ancora emanata, gli aquilani proprietari di case in centro si sono riuniti (alla prima assemblea costitutiva erano presenti 200 persone) per incoraggiarsi a vicenda a non vendere i propri immobili in centro e ad avviare le pratiche per risttutturare gli stabili.

I consorzi, comunque previsti per legge nei centri storici, per evitare discrepanze nella riparazione degli edifici danneggiati, stanno nascendo uno dopo l'altro. Ma gli aquilani stanno anticipando i tempi. Dopo quello dei proprietari di immobili in piazza della Prefettura è in dirittura d'arrivo quello dei residenti di San Pietro. Si tratta di due delle zone centrali maggiormente danneggiate dal terremoto.

Architetti, geologi e ingegneri sono al lavoro per studiare gli effetti del sisma sugli edifici distrutti per valutare come ricostruire. E' stato anche chiesto aiuto a esperti internazionali sulla protezione dei beni culturali dal rischio sismico.