La protesta di Forza Italia con l'occupazione della sala del consiglio regionale all'Aquila

L'Aquila, data delle elezioni: Forza Italia "sgombera" il consiglio regionale

I consiglieri Gatti, Febbo e Sospiri interrompono l'occupazione dopo l'incontro con il presidente vicario Lolli malgrado non abbiano ricevuto alcuna rassicurazione sul 2 dicembre: "Faremo ricorso al Tar"

L'AQUILA. E' stata un'occupazione lampo quella della sala consiliare della Regione da parte di Forza Italia. Nel pomeriggio la protesta è stata interrotta dopo l'incontro con il presidente vicario Giovanni Lolli sulla data delle elezioni anticipate in Abruzzo. "Siamo soddisfatti dal punto di vista istituzionale non dei contenuti", spiega il consigliere regionale di Forza Italia Mauro Febbo al termine dell'incontro durato circa una ora con i suoi colleghi in consiglio regionale Paolo Gatti e il capogruppo, Lorenzo Sospiri: "Lolli ha spiegato che ci sono altri pareri contrastanti rispetto al nostro che prevede il voto entro il 2 dicembre prossimo, e che sarà il presidente della Corte d'Appello a dover dirimere la questione. Noi abbiamo sottolineato che se ci saranno slittamenti, presenteremo ricorso al Tar essendoci precedenti, come quello della Polverini nel Lazio». Non c'è quindi accordo tra le parti. Malgrado questo, i tre "azzurri" hanno deciso di interrompere l'occupazione del consiglio regionale per protestare contro il ritardo nella fissazione delle elezioni  e per chiedere che la data cada entro il prossimo 2 dicembre. «Per il resto, il presidente Lolli ha smentito i problemi di bilancio e, lamento a parole, ha convenuto con noi che si deve andare al voto il prima possibile, e che la prossima settimana si deciderà la data delle elezioni", continua Febbo.

Nella mattinata  i tre consiglieri regionali avevano detto: "Sappiamo che Lolli ha incontrato la Presidente della Corte d’Appello pochi giorni fa, vogliamo sapere che cosa si sono detti e se c’è una data per le elezioni regionali. In caso contrario mobiliteremo sindaci e territori contro questo continuo gioco dello scaricabarile".