Palazzo dell'Emiciclo riapre dopo i lavori (foto di Raniero Pizzi)

L'Aquila, Mattarella: lutti e distruzioni, ma si può ripartire / VIDEO

Il messaggio del presidente della Repubblica in occasione della riapertura del palazzo dell'Emiciclo. Elastici, slitte e 108 dispositivi antisismici

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ROMA. «È questo un giorno di rinascita, di grande speranza e fiducia, a nove anni dal tragico terremoto che ha colpito al cuore la vostra meravigliosa terra, la vostra vita di comunità, e con essa tutta la nostra Italia. Il sisma ha provocato lutti, sofferenze, distruzioni. Ma dalle conseguenze di un terremoto si deve e si può ripartire. Voi lo avete dimostrato con la passione e la determinazione di cui siete capaci. Insieme si possono ottenere risultati straordinari, in grado di esprimere i valori, la creatività, la cultura, le capacità professionali e tecniche radicati nel tessuto civile. La riconsegna alla città di un monumento come il Palazzo dell'Emiciclo è oggi un simbolo potente della ricostruzione, del cammino già compiuto e di quello ancora da completare».

Il "nuovo" palazzo dell'Emiciclo (foto di Raniero Pizzi)

Lo scrive il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio inviato al Presidente del Consiglio regionale dell'Abruzzo, Giuseppe Di Pangrazio, in occasione della riapertura del palazzo dell'Emiciclo all'Aquila.

Un sistema di isolamento composto da 61 dispositivi di tipo elastomerico, cui si affiancano 47 appoggi scorrevoli multidirezionali, ovvero slitte. Queste le caratteristiche antisismiche all'avanguardia in Europa su cui poggia il Palazzo dell'Emiciclo, sede del Consiglio regionale dell'Abruzzo, e prima riconsegna all'Aquila a quasi 10 anni dal sisma del 6 aprile del 2009 di un Palazzo monumentale con finalità di edificio pubblico. L'inaugurazione del rinato Emiciclo è avvenuta alle 16 ed è stata  preceduta da un convegno sulle calamità naturali alla presenza, tra gli altri del capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, e del geologo, Mario Tozzi.

I nuovi sotterranei di palazzo dell'Emiciclo

L'intervento di ristrutturazione e riqualificazione interessa una superficie di circa 6000 metri quadri per un importo che riguarda tutto il complesso monumentale pari a 8,8 milioni di euro. Il finanziamento del Cipe risale al marzo del 2013 e l' inizio dei lavori al novembre del 2015. Un edificio di «importanza strategica» di cui viene assicurata la piena operatività. Ma anche simbolico-istituzionale. Da qui la scelta di operare un intervento, viene spiegato nelle note tecniche, non solo di riparazione ma anche di restauro al fine di tutelare e valorizzare gli aspetti architettonici e monumentali garantendo un livello di protezione sismica adeguato per l'attività istituzionale. L'approccio è stato quindi di non ricercare più un incremento della "resistenza" ma quello di ridurre la "sollecitazione" isolando la base dell'edificio dal terreno. Di rilievo la vetrata, la biblioteca, il giardino d'inverno, la sala Ipogea, la riconnessione esterna con la Villa Comunale dell'Aquila, e il restauro della facciata. Facciata che si presenta con un ricco portico di stile ionico in forma semicircolare, mentre il livello superiore di stile corinzio posa su una larga terrazza corrispondente al portico sottostante. Nel mezzo del porticato due bassorilievi e alle estremità due aquile. Uno dei bassorilievi rappresenta l'Italia che distribuisce ai vincitori le corone che piccoli geni le porgono; l'altro rappresenta la storia che scrive sulla tavoletta i fasti che la fama con la tromba tramanda. Nel 1888 ospitò l'Esposizione regionale.